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Ponte sullo Stretto, il Wwf attacca e Ciucci risponde "L'opera era realizzabile già 20 anni fa": ora la battaglia si sposta alla Camera

Il Wwf Italia scrive a tutti i deputati, invitandoli a non votare il decreto legge

Ponte sullo Stretto

Il Wwf tenta di convincere i parlamentari a non votare il Dl Infrastrutture. L’ad della “Stretto di Messina” risponde colpo su colpo, riaffermando una verità che tecnici e progettisti vanno ripetendo da decenni: «Il Ponte – afferma Pietro Ciucci – è un’opera realizzabile, lo era già vent’anni fa, lo è a maggior ragione oggi, con le nuove tecnologie al servizio delle opere infrastrutturali».
Il fronte della polemica si è spostato di nuovo dallo Stretto a Montecitorio. La Camera, infatti, si appresta a votare la conversione del decreto-legge n. 89 che prevede l’approvazione e la possibilità di cantierizzazione «anche per fasi costruttive» del Ponte. Le associazioni ambientaliste tornano all’attacco. «Il Wwf Italia – si legge nella nota inviata a tutti i deputati – ha già documentato come per stessa ammissione dei progettisti mancano una serie di test fondamentali per il progetto esecutivo in assenza dei quali non si può avere certezza sulla completa realizzabilità dell’opera. E la Commissione “Via” ha sottolineato la mancanza di approfondimenti essenziali relativamente al rischio sismico e a quello idrogeologico, chiedendo una serie di integrazioni al progetto presentato che peraltro coincidono esattamente con le richieste già formulate nel 2013 dall’allora Commissione “Via”. Come può il Parlamento non tenere conto che dopo ben nove anni non sono state ancora risolte le carenze progettuali formalmente segnalate da una Commissione nazionale, istituzionalmente preposta ad una preventiva ed obbligatoria valutazione dell’opera?». Sempre secondo il Wwf, «l'insufficienza della documentazione è clamorosamente evidente tanto che nella richiamata richiesta di integrazioni del 15 maggio 2024, la Commissione “Via” ha richiesto “di presentare un quadro aggiornato e congruente, approfondendo le condizioni di pericolosità da maremoto dell’area dello Stretto di Messina, partendo dall’identificazione delle sorgenti potenziali simiche e non sismiche, l'elaborazione di modelli di pericolosità a scala di bacino e/o regionale, al fine di arrivare alla definizione di dettagliati scenari di inondazione e la relativa valutazione dell’impatto a terra. L’analisi dovrà considerare anche l’esame degli eventi di paleotsunami e tsunami storici». Il giudizio “Via” «finisce per essere pregiudiziale e pone un serio problema a tutti deputati chiamati a votare la conversione in legge del decreto-legge». Da qui la richiesta del Wwf «di non assecondare il Governo sulla cantierizzazione del Ponte sullo Stretto in assenza di un progetto esecutivo certo in ogni suo aspetto».
A replicare, come detto, è Pietro Ciucci. «Il Ponte è realizzabile da oltre vent'anni. La fattibilità tecnica del progetto non è mai stata messa in discussione ed è comprovata da anni di ricerche e prove con il coinvolgimento di primari istituti scientifici e dei massimi esperti che hanno realizzato i maggiori ponti sospesi in tutto il mondo», ribadisce l’amministratore delegato della “Stretto di Messina”. E aggiunge: «Le risposte alle osservazioni del Mase, che non comportano modifiche al progetto e non riguardano la fattibilità tecnica, sono in corso di predisposizione e saranno trasmesse entro la scadenza del 12 settembre. Il progetto definitivo aggiornato dovrà essere approvato per legge dal Cipess e quindi soltanto successivamente prenderà avvio la progettazione esecutiva. Come detto più volte, la progettazione esecutiva sviluppata per fasi costruttive è in linea con le “best practice” internazionali e, al contrario dei timori espressi, ha l’obiettivo di ottimizzare la costruzione dell’opera, contenendo tempi e costi. Inoltre, con l’approvazione da parte del Cipess del progetto definitivo, sarà approvato anche il Piano economico-finanziario che accerterà l’esistenza della copertura per l’intero fabbisogno dell’opera, proprio per evitare rischi di incompiuta».
Nel merito dei rilievi, Ciucci risponde: «Per gli aspetti geologici e sismici il progetto definitivo è corredato da oltre 300 elaborati geologici frutto di nuova e più ampia documentazione a varie scale grafiche, realizzata con l'ausilio di circa 400 indagini puntuali, tra sondaggi geologici, geotecnici e sismici. Tutte le faglie presenti nell’area dello Stretto di Messina sono note, censite e monitorate.

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