L’appuntamento è stato fissato: il 30 luglio alle 12 potrà aprire a pieno regime il viadotto Ritiro. E a tagliare il nastro di un traguardo atteso da 12 anni (!) sarà il governatore Renato Schifani. Se non ci saranno intoppi dell’ultimo istante, questo è il traguardo fissato a Messina da Autostrade siciliane e a Palermo dal Governo che non vuole mancare a questa giornata così a lungo agognata dai automobilisti messinesi e non solo. E per arrivare in maniera puntuale a martedì prossimo si lavora, fra l’altro proprio a dieci metri dalla sede del Cas, e le ruspe si sono messe in azione non appena è scattata la chiusura al traffico del Boccetta martedì a metà mattinata. Non sul viadotto Ritiro dove oramai il cantiere è praticamente finito. Ma sulla rampa di uscita del Boccetta perché deve essere eliminata la bretella realizzata per avere una viabilità alternativa e consentire di usare quello svincolo anche se si viaggiava nella carreggiata opposta. Deve essere smantellata quella costruzione e riportato tutto allo status quo per poter rimettere tutto il quadrante di compreso fra Giostra e Boccetta alla normalità dove un cantiere era diventato la regola e non un’eccezione. L’obiettivo era quello di concludere la demolizione entro il 29 ma non è affatto escluso che nel fine settimana possa essere tagliato il traguardo. Nel frattempo, come hanno imparato gli automobilisti, l’uscita di Boccetta, per chi proviene da Palermo è chiusa e quindi la prima disponibile, dopo Rometta è quella di Messina Centro. Non ci sono invece ripercussioni per tutte le altre direzioni, se non il solito incolonnamento verso Villafranca su una sola corsia. Quella di oggi, salvo anche in questo caso variazioni non preventivate, dovrebbe essere l’ultima notte nella quale è chiusa l’autostrada fra Rometta e Messina fra le 22 e le 6 dell’indomani per consentire lavori notturni nella galleria Telegrafo.