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Messina: "Ritiro” pronto, ma chiude il Boccetta. Ecco cos'è previsto da stamattina per 5 giorni

La notizia migliore è quella che arriva dal collaudatore del viadotto Ritiro. «Nonostante ancora non ci sia la certificazione ha comunque dato il via libera alla fase terminale di apertura dell’opera», l’annuncio arriva in prima commissione consiliare da Pietro Certo, dirigente comunale ma soprattutto direttore dei lavori del cantiere partito nel 2017. Dunque a fine mese o al massimo ai primi giorni di agosto (la data obiettivo del Cas è compresa fra il 29 e i 31 luglio) si sarà concluso l’infinito cantiere che ha tenuto i messinesi e gli automobilisti di mezza Sicilia su una sola corsia da fine luglio del 2012. Per dodici anni.

Boccetta off limits

Le conseguenze immediate di questa buone notizia sono legate evidentemente alle procedure di ripristino dell’intero nastro autostradale in direzione Messina. E qui arrivano le brutte notizie. Come già annunciato nelle scorse settimane occorrerà eliminare la bretella in salita che per diversi mesi ha consentito a chi viaggiava nella carreggiata opposta in doppio senso di circolazione di poter uscire a Boccetta. Una pista realizzata “tagliando” le corsie di monte e che ora non servirà più. Una demolizione che a sua volta comporterà la chiusura per alcuni giorni proprio dello svincolo di Boccetta per chi proviene da Palermo. In estrema sintesi, dopo quella di Rometta, da stamattina alle 10, la prima uscita utile sarà dunque quella di Messina centro. E, a differenza di quanto avviene adesso, l’ingresso in autostrada non sarà consentito nemmeno utilizzando le rampe di Giostra sempre in direzione Messina. Queste saranno chiuse dalle 7. Nessuna restrizione invece a Boccetta o a Giostra per tutte le altre direzioni o uscite.

Serviranno secondo le stime dei tecnici dai quattro ai cinque giorni per riportare il nastro autostradale alle condizioni ordinarie. A quel punto potrà essere aperto anche il viadotto Ritiro e considerato concluso l’intero, anche qui, interminabile, nodo degli svincoli di Giostra. Ma per un certo periodo, come conferma il direttore generale del Cas Franco Fazio, non terminerà la corsia unica in quel quadrante. La galleria Telegrafo soprattutto quella in direzione Messina resterà utilizzabile al 50% perché dovranno essere completati i lavori di ripristino del manto d’asfalto che invece sarà completamente rifatto dal bypass sbaglio fino a Boccetta nel corso di questa settimana. Dovrebbero bastar pochissimi giorni per avere la carreggiata completamente sgombra. È quello che si augurano gli automobilisti che viaggiano verso Messina. Sempre nello stesso periodo dovranno essere ripristinate le barriere nel bypass Baglio, e rimessa in condizione anche il tunnel San Michele.

Gli effetti in città

Le conseguenze di questa chiusura del Boccetta saranno evidenti soprattutto nella zona centrale della città dove si riverseranno tutte le auto destinate anche alla zona nord. Tutti conosciamo il traffico che soprattutto nelle ore di punta deve sopportare lo svincolo di Boccetta. Bene. Immaginiamolo adesso riversato per metà (quello in entratra in città da Catania non avrà nessuna variazione) su Messina Centro che ha già il suo bel da fare per smaltire il suo di traffico.

Anche se saranno solo quattro o cinque giorni è chiaro che le ripercussioni e i disagi saranno evidenti per gli automobilisti e anche per i pendolari che ogni giorno viaggiano in direzione della città dalla zona tirrenica. Le lunghe code che si creano quasi ogni mattina d’estate fra Villafranca e Messina non si smaltiranno più al Boccetta ma proseguiranno, per tutta la settimana, in corsia unica, fino a Messina centro. Uno scenario che evidentemente non può non preoccupare anche la viabilità cittadina. Infatti si sono susseguite per tutta la giornata una serie di riunioni coordinate dal comandante della polizia municipale Giovanni Giardina che ha pianificato una serie di interventi e pattugliamenti da parte dei suoi uomini per cercare di rendere il più scorrevole possibile il traffico. C’è anche da considerare che dal Boccetta transitano anche tutti coloro i quali devono utilizzare i traghetti pubblici o privati per andare oltre Stretto. Questa mole di mezzi adesso dovrà allungare il proprio tragitto e potrebbe essere necessario indirizzarli sulla via La Farina piuttosto che far intasare la via Cesare Battisti o il viale Italia che non si prestano a questo tipo di carico.

«Avremo 4 o 5 pattuglie in strada – dice il comandante Giardina – 3 sul viale Europa nei punti nevralgici e uno o due sulla via La Farina». E i punti chiave saranno il primo semaforo di Camaro dove ci sarà chi potrebbe azzardare un’inversione per riprendere la tangenziale e andare a Boccetta e poi l’area dell’ospedale Piemonte dove c’è un cantiere per i parcheggi d’interscambio e infine la rotatoria Zaera, dove nel caos si vive quotidianamente.

Insomma non sarà affatto una settimana semplice per chi si sposta in auto e dobbiamo prepararci a cercare soluzioni alternative o a farci una grossa iniezione di pazienza nel momento in cui ci si trovi di fronte a una coda improvvisa. Si tratta solo di pochi giorni ma che rischiano di essere lunghissimi soprattutto sotto il sole. L’apertura del viadotto Ritiro però compenserà questo sacrificio perché finalmente si potrà viaggiare senza l’incubo di quel percorso a tappe forzate che era entrato oramai nel quotidiano (come le maledizioni) di tantissimi, soprattutto d’estate.

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