L’apertura del fronte a mare, la suggestiva anticipazione parziale della nuova passeggiata fieristica della città che era stata prevista per i primi di agosto, sarà rinviata a breve alla fine dell’estate, verosimilmente al mese di ottobre.
Si tratta di una conseguenza inevitabile dell’emergenza idrica che attanaglia nella sua morsa la nostra città come l’intera Sicilia. Il rinvio era già nell’aria, in considerazione del razionamento delle forniture che l’Amam ha già varato con tanto di tabella per un’estate torrida, e discende inesorabilmente dalle dimensioni del nuovo verde fieristico, 16.000 metri quadri di prato di cui 8.000 per alberi, siepi ed essenze, In base al progetto originario non erano previsti grandi serbatoi di accumulo per emergenze. E caso vuole che nella zona della Fiera la fornitura sia oggi garantita per cinque ore dalle 7 alle 12.
Adesso, però, i rappresentanti delle Istituzioni competenti, Autorità di Sistema portuale e Comune, si sono confrontati in un vertice riservato. I vertici dell’Autorità portuale, titolare della grande opera di riqualificazione demaniale, hanno fatto riflettere il Comune sul fatto che un prato così vasto e ricco di vegetazione richiederà considerevoli quantitativi quotidiani di acqua comunale. Palazzo Zanca, tanto più nella fase dell’attecchimento, dovrebbe copiosamente attingere a quelle forniture quotidiane dell’Amam che già scarseggiano in varie parti della città. Si ritiene difficilmente accettabile, dunque, in questo momento, una fornitura idrica per così tanto nuovo verde, che allo stato verrebbe sottratta, senza alcun ricambio, alla rete cittadina. Altrettanto inconcepibile appare l’idea di correre il rischio, con forniture ridotte, di mettere a rischio il grande prato, che rappresenta l’elemento più bello e simbolico della riqualificazione da 5,3 milioni.
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