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Siccità e prevenzione: ecco come i comuni del Messinese affrontano la crisi idrica e la manutenzione dei corsi d'acqua

Oggi a Santo Stefano di Camastra un convegno - organizzato dal neo eurodeputato Giuseppe Antoci - per discutere dell'emergenza che affligge tanto la cittadinanza quanto l'economia

Oggi, nel salone di Palazzo Trabia a Santo Stefano di Camastra, si terrà il convegno “Emergenza siccità. Agricoltori, famiglie e operatori economici al collasso. Il ruolo dell’Europa”, organizzato da Giuseppe Antoci, che ha deciso di iniziare la sua nuova attività di deputato, dopo l'elezione al Parlamento europeo, su un argomento di grande attualità. L’evento, per l’importanza della tematica e per la partecipazione di personalità di rilievo, si preannuncia di forte richiamo per la comunità del luogo e dell’hinterland. Dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco Francesco Re (che proprio nelle scorse ore ha emesso una inevitabile ordinanza di razionamento dell'acqua che interesserà la città delle ceramiche) e di Nuccio Di Paola, vicepresidente vicario dell’Assemblea regionale; sono previsti interventi di Rosario Marchese Ragona (presidente Confagricoltura Sicilia), Mauro Corrao (presidente Ordine dei geologi Sicilia), Graziano Scardino (presidente Confederazione italiana agricoltori Sicilia), Marcello Drago (capo ufficio legale Codacons), Natale Mascellino (presidente Copagri Sicilia), Francesco Ferreri (presidente Coldiretti Sicilia). Concluderanno i lavori Dario Cartabellotta, dirigente generale dipartimento Agricoltura Regione siciliana, e Giuseppe Antoci. Moderatore del convegno sarà il giornalista del Corriere della Sera Alessio Ribaudo.

Sul problema della grande siccità che colpisce sempre più pesantemente il Meridione e soprattutto la Sicilia, con gravi ripercussioni sull’economia dell’intero Paese, è stata presentata la prima interrogazione della nuova legislatura europea a nome di Giuseppe Antoci, già presidente del Parco dei Nebrodi, scampato ad un attentato, divenuto il simbolo dell’antimafia ed eletto con i 5 Stelle , deciso a portare avanti il suo coraggioso programma di lotta per la difesa della giustizia già intrapreso contrastando l’illegalità ed affrontando problematiche di notevole interesse socio-economico, come quella dell’emergenza siccità, che caratterizza zone sempre più vaste con palese tendenza alla desertificazione, dove sono crescenti disagio e aggravio economico per una società costretta a fare i conti con la mancanza di un bene indispensabile. Problema al quale Antoci vuole dare un riscontro europeo.

Milazzo, 7 proposte per fronteggiare la crisi idrica

Seduta straordinaria del consiglio comunale per affrontare l’emergenza idrica in città. Richiesta avanzata dai consiglieri di opposizione e motivata da Damiano Maisano, sostenendo con la stessa che il sindaco e l’amministrazione non avevano trovato soluzione fino ad oggi per fronteggiare il grave problema che sta mettendo in grave difficoltà molte famiglie milazzesi. Dopo un lungo dibattito nel corso del quale è stato evidenziato dal sindaco e dal dirigente che è un problema più generale, spiegando che da gennaio il Comune ha progettato la realizzazione di due pozzi (Fiumarella e Floripotema) per la ricerca di acque sotterranee da destinare ad uso potabile (lavori ultimati ed in attesa delle prescritte verifiche per metterli in marcia), la seduta si è chiusa senza l’approvazione del documento proposto dalla minoranza per problemi procedurali, come ha spiegato il presidente di seduta, Mario Sindoni. E a quel punto il consigliere di “Sud chiama Nord” ha deciso di trasformarlo in mozione, per ribadire la necessità di una diversa e maggiore attenzione dell’Amministrazione alla problematica. Sette i punti evidenziati nella mozione a firma dello stesso Maisano, di Lorenzo Italiano, Alessio Andaloro, Giuseppe Crisafulli e Massimo Bagli. Ecco il dettaglio delle proposte per fronteggiare la situazione di emergenza idrica: calmierare la distribuzione dell’acqua in modo equo a tutti i cittadini Milazzesi; chiudere tutte le fontane a gettito continuo d’acqua per evitare lo spreco della stessa fino alla fine della stagione estiva e comunque fino alla fine della crisi idrica presente in città; regolamentare il flusso d’acqua delle docce presenti nel litorale di ponente e di levante ed evitare l’uso di detergenti come shampoo e bagnoschiuma; predisporre ordinanza sindacale per il periodo necessario per proibire l’uso dell’acqua al lavaggio di autovetture, motocicli, strade private, marciapiedi e terrazze condominiali, ecc.; regolamentare l’utilizzo dell’acqua nelle piscine private per evitare lo svuotamento continuo e/o giornaliero; predisporre altre somme in bilancio per predisporre l’individuazione e la realizzazione di altri pozzi d’acqua potabile anche al di fuori del territorio comunale; eliminare nell’immediato tutte le perdite d’acqua presenti in tutto il territorio in modo puntuale intervenendo anche nei giorni festivi.

Oliveri fronteggerà la crisi idrica acquistando un autobotte

Grazie al contributo di 68.300 euro concesso dalla Protezione civile regionale, verrà acquistata un’autobotte usata da 19.000 litri. Il contributo rientra nella provvista di oltre un milione e mezzo di euro destinati ai Comuni e ad altri enti territoriali per la manutenzione e l’acquisto di autobotti destinate al rifornimento idrico, nell’ambito dell’emergenza siccità. Sono oltre 200 le istanze pervenute sino ad oggi al dipartimento regionale e 109 gli interventi autorizzati già dal mese di maggio. Oliveri rientra tra i comuni con maggiori difficoltà, poiché alla drammatica riduzione della disponibilità idrica si aggiunge una scadente qualità dell’acqua, per via di un livello di conducibilità elevato, senza dimenticare le criticità legate ad una rete idrica obsoleta e ridotta ad un colabrodo, che richiede continui interventi di manutenzione. «La somma è stata erogata dopo un avviso della Protezione civile al quale il Comune ha partecipato – spiega l’assessore Marco Crisafulli –, stiamo lavorando per affrontare al meglio questa emergenza idrica, serve da parte di tutti massima serietà in questo periodo».

Siccità, ma anche cambiamenti climatici e prevenzione. Un binomio inscindibile che impone - oltre a tutti gli interventi messi in campo dalle amministrazioni per fronteggiare l'attuale emergenza - pure un'azione di lungimiranza in vista del momento in cui le precipitazioni torneranno, per evitare che un bene prezioso e ristoratore come l'acqua (la cui scarsità in queste settimane affligge l'intero meridione) si trasformi improvvisamente in catastrofe.

A Barcellona via libera agli interventi sui corsi d'acqua

L'amministrazione comunale ha affidato gli interventi urgenti di manutenzione straordinaria sul demanio idrico fluviale dei corsi d’acqua ricadenti nel territorio comunale. Le opere interesseranno il torrente San Guiacomo e le saie Pantano, Acquacalda, Oreto, Cappuccini, Ceraolo e Garrisi, D’Agri, Zigari, Cairoli e Risi. La ditta aggiudicataria è l’impresa del geometra Rosario Fresta di Santa Venerina (Catania), per 130.634,21 euro. I lavori saranno diretti da Giuseppe Gitto, che ha verificato la corrispondenza tra gli elementi del progetto e le attuali condizioni ed ha eseguito accertamenti, misure, tracciamenti e ricognizioni, verificando l’assenza di persone, cose o elementi che costituissero impedimento al regolare svolgimento dei lavori. Al pari dei torrenti Longano e Idria, anche le saie che caratterizzano soprattutto i quartieri periferici della città saranno così oggetto di bonifica e risagomatura. Sul Longano i lavori sono già iniziati da alcuni giorni. Sul torrente Idria avranno inizio lunedì prossimo. L’assessore Giuseppe Benvegna ha accompagnato i responsabili della ditta: «Sono soddisfatto per il contributo ottenuto. Sono doverosi i ringraziamenti all’Autorità di Bacino, agli uffici tecnici, al dirigente del settore e all’onorevole Pino Galluzzo che ci ha affiancati lungo l’iter burocratico alla Regione. Siamo sicuri di essere sulla strada giusta fatta di programmazione e progettazione, promuovendo opere per lo sviluppo e la tutela della nostra comunità».

San Salvatore di Fitalia, torrenti più sicuri con tre interventi

Sono stati finanziati tre interventi dalla Presidenza della Regione-dipartimento Autorità di bacino del Distretto idrografico della Sicilia al Comune di San Salvatore di Fitalia per lavori di manutenzione straordinaria nell'alveo dei torrenti del Fitalia, per un importo totale di 700.000 euro. Gli interventi mirano a ripristinare gli alvei che mancano di manutenzione da oltre 30 anni e per agevolare il deflusso delle acque e a salvaguardare le arterie di collegamento con Galati Mamertino e i torrenti esistenti a San Salvatore di Fitalia e Tortorici. L’Ufficio tecnico del Comune, guidato dall’architetta Giuseppa Cavolo, ha individuato le modalità e le priorità di intervento, insieme all’amministrazione comunale e ai funzionari dell’Autorità di bacino, capeggiati dall’ingegnere Leonardo Santoro.
Dopo la conclusione del primo intervento sul tratto denominato “Paratore” per un importo pari a 259.808,46 euro, a seguito di gara sono stati aggiudicati e consegnati i lavori per messa in sicurezza del torrente e smaltimento vegetazione alveo Fiumara-Due Fiumare, sempre nel territorio di San Salvatore di Fitalia, per la complessiva somma di 259.722,15 euro. Dopo la posa del cantiere, l’impresa aggiudicataria, “Bcm Consorzio Stabile”, con sede a Sant’Agata Militello, ha iniziato i lavori che prevedono la scerbatura, il taglio e la cippatura della vegetazione presente e la pulizia dei canali e degli affluenti del fiume. Nelle prossime settimane, il Comune fitalese procederà ad affidare 176.868,03 euro per la messa in sicurezza del fiume e smaltimento vegetazione alveo Fiumara Tortorici-Bivio Due Fiumare in territorio di San Salvatore di Fitalia.
«In un contesto di cambiamento climatico – dice il sindaco Giuseppe Pizzolante –, intervenire in opere a tutela del territorio lungo i torrenti e i fiumi diventa di primaria importanza per la tutela della pubblica incolumità ed a salvaguardia delle infrastrutture viarie».

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