La “Stretto di Messina” aggiorna la sua “road map”, in vista di quello che l’amministratore delegato Pietro Ciucci definisce «il punto di non ritorno»: il voto del Cipess sul progetto definitivo, atteso dopo la conclusione delle due procedure in corso, la Conferenza dei servizi al ministero dei Trasporti e l’iter della Valutazione d’impatto ambientale al ministero dell’Ambiente. Tutto si giocherà tra settembre-novembre. Webuild, il gruppo leader del Consorzio Eurolink, accelera, intanto, sul fronte dei lavori del raddoppio ferroviario e il 23 luglio sarà attivata la nuova “Tbm”, la talpa meccanica impegnata nel cantiere di Taormina. E oggi, sempre a Taormina, si apre la tre giorni del “Thinkingreen”, il ciclo di convegni che accompagna e supporta il “Nations Award”, prestigioso Premio cinematografico delle Nazioni nato negli anni ’70, promosso da Michel Curatolo. In mattinata, si aprirà la sessione dedicata alle sfide dell’Eolico offshore nel Mediterraneo, nel primo pomeriggio, con inizio alle 15,30, il confronto sulle nuove prospettive di rigenerazione urbana sostenibile nell’Area integrata dello Stretto, con focus sul Ponte e sulle opere connesse. Alle 17,30 l’interessante dialogo tra politica e architettura, con protagonisti il ministro Matteo Salvini e una delle archistar italiane, Massimiliano Fuksas. Sullo sfondo emergono i temi della legalità e della lotta alle possibili infiltrazioni criminali negli appalti pubblici. Tocca allo Stato italiano dimostrare che si è capaci di realizzare anche le più grandi opere, stroncando sul nascere ogni tentativo o “appetito” delle cosche e dei clan mafiosi. Sta facendo discutere, in queste ore, l’inchiesta su appalti e mafia condotta dalla Dda di Milano. Nell’ordinanza di custodia cautelare per due imprenditori del Messinese, considerati contigui al clan dei “Barcellonesi”, si fa un riferimento anche alle presunte mire sull’affare Ponte.