Una tragica carambola in galleria fatale a Carmelo Iannino. A Furci lo chiamavano "il principe"
Lo conoscevano in tanti e nessuno voleva crederci. Ma quando hanno visto in quelle condizioni il suo inconfondibile furgoncino verde, con il quale salutava affettuosamente tutti con due colpetti di clacson mentre percorreva in lungo e il largo le strade della zona jonica, hanno temuto il peggio. E poco dopo è arrivata la tragica notizia. Era un lavoratore instancabile Carmelo Iannino, conosciuto come “Il principe”, che ieri mattina ha incrociato la morte mentre viaggiava sull’A18 Messina-Catania per rientrare nella sua Furci Siculo, dove viveva e lavorava. Mancavano pochi minuti alle dieci e il 62enne era al volante del Fiat Qubo con il quale effettuava le consegne per conto di un panificio e procedeva sull’autostrada in direzione Messina, quando, giunto al km 29,800, all’interno della galleria Sant’Alessio, in territorio di Forza d’Agrò, è avvenuto il tragico schianto: sulla corsia di marcia, a causa di un’avaria al motore, era fermo un autocarro e i mezzi che sopraggiungevano lo hanno colpito in pieno innescando un tamponamento a catena, nel quale sono rimaste coinvolte almeno tre vetture. Tra queste quella di Iannino, le cui condizioni sono apparse subito gravissime ai soccorritori, che lo hanno estratto dalle lamiere e condotto in codice rosso al Policlinico di Messina, dove però è spirato poco dopo il suo arrivo. Ferito nell’impatto anche un altro automobilista, trasferito all’ospedale di Taormina ma non in gravi condizioni. Sul luogo dell’incidente sono intervenute le pattuglie della Polizia stradale di Giardini Naxos, due ambulanze del 118 di Taormina e Letojanni e i vigili del fuoco del Distaccamento di Letojanni e a causa della carreggiata ostruita dai mezzi incidentati si è formata una lunga coda di auto e camion fino a Taormina; successivamente, è stata riaperta la corsia di sorpasso e la circolazione ha ripreso lentamente a scorrere, fino a tornare alla normalità alle 13. La morte di Carmelo Iannino è stata appresa con sconcerto da tutto il comprensorio jonico, dove era molto conosciuto e ricordato per la sua simpatia e il sorriso sempre sulle labbra: appassionato di sport e auto, sfrecciava nei primi Anni ’90 a bordo di una fiammante Lancia Delta e per diversi lustri si è occupato di fornire il personale a ristoranti e hotel del Taorminese, dove lui stesso lavorava, aiutando tanti giovani ad intraprendere le prime esperienze lavorative nella loro terra, che amava tanto e dal quale non voleva separarsi. «Un alone di profonda tristezza è calato sulla comunità di Furci Siculo – ha commentato il sindaco Matteo Francilia, che ieri ha raggiunto i familiari in ospedale –. Perdiamo un caro amico, un concittadino benvoluto e rispettato da tutti, un grandissimo lavoratore, una persona dal carattere gioviale. Ci associamo al profondo dolore della cara moglie Giovanna, dei fratelli Giuseppe e Mario e dei familiari tutti. Furci Siculo è a lutto». Sull’incidente è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Messina, che porterà al sequestro dei mezzi coinvolti nel sinistro, e sulla salma di Carmelo Iannino potrebbe essere disposta l’autopsia, prima della restituzione della salma ai familiari per l’ultimo viaggio del “Principe”.