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«Messina sta fronteggiando la crisi idrica». L'Amministrazione rivendica gli interventi alla condotta, ma i disagi sono inevitabili

Carreri (SdN): «C’è chi fa sciacallaggio politico, la nostra città è quella che regge meglio» in Sicilia

«Ma ci pensate a quello che sarebbe successo, se non fossimo intervenuti per tempo? Se non avessimo realizzato, in via preventiva, e molto prima che la Regione siciliana si “svegliasse”, i lavori di potenziamento della rete idrica? Nessuno nega che ci siano disagi, condizioni di sofferenza in diverse zone, ma Messina resta un’eccezione rispetto alla situazione drammatica vissuta in quasi tutte le altre province siciliane». È la linea ufficiale dell’Amministrazione comunale. L’ha dettata il sindaco Federico Basile, l’hanno ribadita l’assessore Francesco Caminiti e la presidente dell’Amam Loredana Bonasera. E ora anche il segretario cittadino di Sud chiama Nord, l’ex consigliere comunale Nino Carreri, rilancia questi concetti, «nessuna difesa della Giunta, non ce n’è bisogno, ma solo la necessità di fare chiarezza davanti ai tentativi di speculazione politica, che sono ancora più spregevoli perché incentrati su un’emergenza che coinvolge l’intera Sicilia».

Carreri afferma che «l'Amministrazione comunale e l'azienda speciale Amam sono impegnate a fronteggiare la crisi idrica in città mettendo in campo tutte le risorse necessarie. Mentre il resto della regione è giunto al razionamento dell'acqua, il Comune di Messina ha “raschiato il barile” per mettere sul piatto un milione di euro di risorse proprie per fronteggiare l'emergenza che è esplosa in tutta la regione con un impatto devastante. E Messina, rispetto a tutta l’Isola, soffre meno, ma questo non piace ammetterlo ai "ragionier Fantozzi" che ogni giorno si svegliano, aprono il loro scadenziario degli interventi, e scrivono la loro bella letterina, pubblicano il loro post contro l'Amministrazione e poi possono dirsi contenti. Fin dall'inizio di questa crisi – insiste Carreri – l'Amministrazione ha individuato su 97 distretti, 8 con un'erogazione inferiore a 5 ore al giorno. Su queste aree si concentrano maggiormente le azioni di supporto. Sia il Comune sia l’Amam hanno chiarito quali sono state e quali sono le azioni messe in campo. Certa parte politica sembra però ignorare che la situazione attuale in cui si trova la Sicilia è il risultato di una gestione fallimentare da parte del Governo regionale che ha responsabilità precise. Il consigliere Libero Gioveni chieda al suo partito cosa ha fatto per la Sicilia e, per cortesia, non ci ripeta che il suo assessore sta finanziando 40.000 euro per la Vara perché quei soldi non bastano neanche a comprare le gomene... È chiaro che sulla crisi idrica alcune parti politiche stanno giocando la propria partita per continuare a denigrare un'Amministrazione che, comunque la si pensi, ha risollevato la città. Fare ogni giorno un comunicato stampa evidenziando i disagi di ogni singolo condominio, via, o isolato che soffre è pura speculazione. È sciacallaggio politico continuare a fare comunicati stampa segnalando ogni singola criticità al solo scopo poi di mostrare al singolo cittadino il comunicato, il post o i like raccolti! In una città come Messina, oggi l’Amministrazione e l’Azienda stanno gestendo l'emergenza dando risposte. Per carità – conclude il segretario di Sud chiama Nord –, forse non bastano a soddisfare tutti i cittadini, ma chi solleva il singolo problema ci dica cosa sta facendo la Giunta regionale che sostiene. Siamo vicini a tutti i cittadini che stanno patendo i disagi più di altri. Stiamo lavorando costantemente, intervenendo su ogni segnalazione che riceviamo, grazie anche al supporto del Centro operativo comunale della Protezione civile, il “Coc”, che è pienamente operativo. Per il resto sfidiamo tutti gli sciacalli a mettere a confronto la situazione di Messina con la situazione delle altre città siciliane e se hanno bisogno di dati veri e fondati possiamo aiutarli anche in un pubblico dibattito al quale noi non ci sottrarremo perché non apparteniamo alla famiglia dei “coyote” ma a quella della buona amministrazione».

Il sindaco Basile, lo scorso 9 luglio, reduce dal vertice svoltosi a Palermo, aveva preannunziato lo stanziamento, da parte della Giunta comunale, di un ulteriore milione di euro per fronteggiare l’emergenza siccità. «Le nostre iniziative, pensate e pianificate con anticipo, sono finanziate con fondi comunali e mirano a garantire l'autonomia nella gestione delle risorse idriche – ha detto il sindaco –, abbiamo la consapevolezza della bontà delle azioni messe in campo, ma è ovvio che la Regione deve fare la sua parte. Noi continueremo a seguire il nostro percorso per affrontare la siccità del 2024, definita da tutti eccezionale». Ed è quel percorso che proprio Basile aveva illustrato nel 2023, presentando i progetti riguardanti potenziamento e messa in sicurezza della rete idrica, dei serbatoi e varie infrastrutture, una previsione di tre anni di lavoro, con una spesa di 70 milioni di euro, «35 dei quali già reperiti grazie al parco progetti redatto in questi anni». La prima azione realizzata sulla condotta del Fiumefreddo risale al 17 novembre 2023, poi i successivi distacchi programmati. «Se non ci fossero stati, pensate a come saremmo messi oggi...».

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