Messina

Lunedì 16 Settembre 2024

Ponte sullo Stretto, le risposte del Governo sui nodi più delicati: dai finanziamenti Ue allo “spezzettamento” del progetto

Il Governo è “tiepido” sul Ponte, l’unico che ha il “sacro fuoco” per la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, sembra il ministro Matteo Salvini, la premier Giorgia Meloni non dedica mai neppura una parola su questo tema. C’è del vero in queste considerazioni, ma è anche vero che negli ultimi giorni tutto il Governo è, seppur a volte non con comunicazioni ufficiali, è intervenuto a sostegno della prosecuzione dell’iter. In testa, ovviamente il ministero dei Trasporti, che ha chiarito alcuni passaggi chiave della vicenda relativa al Ponte sullo Stretto. Prima domanda: l’Europa, per bocca della commissaria Ue Adina Valean, ha detto che non conosce il progetto del collegamento stabile e che può co-finanziare, al massimo, solo la parte ferroviaria? La risposta del Mit: «È evidente che la Commissione europea non può avere ancora sul tavolo un progetto che deve essere approvato dal Cipess. Quando si pronuncerà il Comitato interministeriale, e si entrerà nella fase realizzativa del Ponte e delle opere collegate, allora la Commissione Ue avrà tutti gli atti. Il collegamento stabile nello Stretto è stato considerato dall’Europa stessa un tassello essenziale del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo. L’aspetto ferroviario dell’opera è essenziale, il Ponte è opera viaria e ferroviaria, il co-finanziamento europeo alla progettazione è un significativo segnale sull’importanza di queste connessioni, viarie e ferroviarie. La commissaria Adina Valean, d’altra parte, ha sempre dichiarato di essere favorevole al Ponte, anche se l’Europa attende prima di stanziare risorse la decisione dello Stato membro».

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