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Nuovo pronto soccorso di Sant'Agata Militello: presidio moderno per i Nebrodi, ma restano le criticità

È operativo il nuovo pronto soccorso dell’ospedale di Sant’Agata Militello. Completato il trasferimento di un paio di giorni, le attività sono riprese ieri mattina a pieno regime nei locali finalmente disponibili dopo la ristrutturazione avviata nel 2021, con il primo lotto reso funzionante nel 2022 per la parte del triage.
Tre nuove sale disponibili, a seconda dei codici d’urgenza, ambienti più ampi e confortevoli, nuovi impianti, adeguati i locali ed i servizi. Una preziosa boccata d’ossigeno per un reparto che quotidianamente gestisce decine e decine di emergenze per innumerevoli patologie, da tutti i Nebrodi.
Presenti il direttore generale dell’Asp di Messina Giuseppe Cuccì, con la direttrice sanitaria Rosalia Murè, il direttore del presidio Nino Giallanza ed i dirigenti medici dell’ospedale, il sindaco santagatese Bruno Mancuso e la deputata regionale Bernardette Grasso. Ad impartire la benedizione, il cappellano ospedaliero don Maurizio Rondinella. «È un segnale di ripartenza di questa importante realtà sanitaria che va necessariamente rilanciata – ha detto Cuccì –. Posso assicurare che il nostro impegno aumenta sempre di più per salvaguardare il diritto alla salute, a partire dalle aree più periferiche dell’azienda». Una lieta notizia dunque la disponibilità del nuovo pronto soccorso, uno squarcio di sereno tuttavia in uno scenario cupo.
Sul futuro dell’ospedale santagatese pendono infatti in maniera piuttosto evidente pesanti spade di Damocle. Su tutte la grave carenza di personale, dagli stessi medici in pronto soccorso, nove su un organico di quattordici, agli anestesisti, appena tre sui nove previsti, così come in sofferenza sono chirurgia, pediatria ed altri servizi.

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