Emergenza discarica a Mazzarrà, lo sfogo del sindaco Pietrafitta: «Il governo regionale si vergogni»
Si sfoga il sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea, il prof. Carmelo Pietrafitta, per il silenzio e l’immobilismo del Governo regionale: «Mentre l’ex discarica continua a bruciare e questo sindaco, insieme agli altri sindaci del comprensorio, è in apprensione per le conseguenze sulla popolazione e sul territorio, dalla Regione Siciliana l’unica cosa che riusciamo a percepire è un assurdo silenzio assordante». E ripete: «Un vergognoso, assurdo, silenzio assordante». Pietrafitta spiega: «Nei giorni scorsi abbiamo appreso che il Governo regionale ha trovato 13 milioni di euro, prelevati dai fondi Poc, da destinare all’impianto della frazione secca di rifiuti gestito da “Kalat ambiente” di Grammichele. Tre anni fa era stato danneggiato da un incendio e l’iniziativa è cosa buona e giusta per una pronta ripresa dell’attività dell’impianto e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Ma non è tutto. Adesso una nuova Finanziaria regionale è pronta a distribuire ben 180 milioni di euro ai Comuni siciliani. E la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea è ancora fuori dai radar. Tutto è così ingiusto, tutto è così strano. Tutto è così folle e nessuno dice nulla. Possibile che non si riesca, in questo mare magnum di fondi, a reperire nulla per la situazione di emergenza dell’ex discarica di Mazzarrà?». Il sindaco ricorda che «lo scorso 27 maggio, mentre tanti comuni esultavano per la pioggia di euro provenienti dai Fondi Fsc, io, da solo, lanciavo l’allarme perché questo sito era stato letteralmente dimenticato». Non è un caso che l’ex discarica sia classificata dal ministero dell’Ambiente come sito orfano: «Tra tutti quei miliardi di euro distribuiti – ricorda Pietrafitta –, non si sono reperiti i “soli 23 milioni di euro” necessari per la messa in sicurezza della dismessa discarica in Contrada Zuppà. Alla voce “Ambiente e risorse naturali” sono stati previsti ben 250 interventi per un importo di circa 4,8 miliardi, di cui circa un miliardo nel campo dei rifiuti». Per Mazzarrà «sarebbe bastato lo 0,5% del totale – afferma il sindaco –. Evidentemente il diritto alla salute della cittadinanza del comprensorio e la salvaguardia ambientale non sono temi popolari al punto da attirare i finanziamenti necessari per disinnescare una bomba ecologica».