Messina

Venerdì 18 Ottobre 2024

Tari 2024, fissate le nuove scadenze a Messina: la prima rata slitta al 30 agosto

Il 30 agosto, poi il 30 ottobre e il 30 dicembre. Sono queste le date da cerchiare in rosso sul calendario alla voce Tari 2024. Ecco le nuove scadenze fissate dall'Amministrazione comunale per il pagamento della tassa sui rifiuti di quest'anno. Già nelle scorse settimane era stata avanzata la possibilità di uno slittamento dei termini, la Giunta Basile adesso ha messo tutto nero su bianco approvando la delibera proposta dall'assessore ai Tributi, Roberto Cicala, che detta le nuove date delle bollette Tari che i messinesi riceveranno nelle prossime settimane. Ecco quindi quando si dovrà pagare. Entro il prossimo 30 agosto c'è la prima rata o il pagamento intero per chi decide di saldare in unica soluzione. La seconda rata sarà entro il 30 ottobre, la terza entro il 30 dicembre. Le tariffe dell'anno scorso serviranno per determinare il calcolo della quota di acconto per l’anno 2024, nella misura del 50% per le utenze domestiche e del 66% per le utenze non domestiche. Uno slittamento motivato dal fatto, si legge in delibera, che nello scorso mese di settembre è stato adottato il nuovo sistema operativo per la gestione della Tari e che il dipartimento ha dovuto svolgere in questi mesi una mole di lavoro importante al fine di portare a regime la gestione del servizio con il nuovo software. Attività che è stata affiancata dall'imponente lavoro di lotta all’evasione e di caccia ai contribuenti fantasma, che ha comportato uno straordinario impegno da parte degli uffici. Per evitare, dunque, l’emissione di documenti con errori formali e di conseguenza dei disagi all’utenza e specificare la percentuale del tributo da richiedere in acconto e saldo si è deciso per queste nuove date. Quello che dovrebbe essere ormai certo, perché annunciato dall'Amministrazione Basile, è che quella 2024 sarà una Tari più leggera per le famiglie messinesi, ma anche per le utenze commerciali. Giusto per fare un esempio sui dati forniti proprio dalla giunta di Palazzo Zanca: se nel 2023 una famiglia di tre persone aveva pagato in media 439 euro di rifiuti, nel 2024 riceverà una bolletta di 294 euro. E le proiezioni dicono che nel 2025 si potrà arrivare ad una media di 260 euro. Per conoscere però le cifre esatte bisognerà attendere alcuni fondamentali passaggi amministrativi. Sono infatti due i documenti su cui si fonda la Tari. Uno è il Piano economico finanziario che definisce quanto costa in totale il servizio rifiuti, l’altro è il piano tariffario, che invece contiene i criteri per dividere il costo totale tra i contribuenti. Entrambi dovranno passare al vaglio del consiglio comunale. Lunedì prossimo il Piano finanziario approderà per la prima volta in commissione Bilancio per dare il via al confronto con i consiglieri.

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