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Atm, l’ultimo botta e risposta a Messina

Si è chiuso il ciclo di confronti in consiglio comunale tra sindacati e vertici dell’azienda. Dalla gestione degli straordinari ai bonus per il presunto “cerchio magico”

È stata l’ultima puntata della telenovela Atm in commissione Viabilità al Comune, ma chi si aspettava una chiusura del cerchio, un “finale di stagione” compiuto, è rimasto deluso. Com’era prevedibile, dopo quattro sedute di botta e risposta tra sindacati e azienda sulla gestione del personale, sui nodi legati agli straordinari e ai provvedimenti disciplinari, sui contenziosi e le premialità, le parti sono rimaste ferme ai punti di partenza, senza concessioni all’altra sponda. Né i consiglieri comunali hanno vestito i panni, invocati ieri da Nino Di Mento della Uil Trasporti, di mediatori, proprio «per dare un senso a queste sedute».
Un senso c’è stato, però: quello di far emergere i tanti malumori che serpeggiano dentro l’azienda trasporti di via La Farina, in apparente contraddizione con un’efficienza del servizio sulla quale quasi tutti – seppur non manchino i distinguo, specie in periferia – sono pressoché concordi. Del resto proprio i sindacati avevano chiarito questo punto pochi giorni fa, con un durissimo comunicato: un servizio efficiente «non giustifica una gestione familistica della cosa pubblica». Concetto ribadito ieri, in quella che il presidente della commissione, il consigliere deluchiano Salvatore Papa, ha definito l’ultima seduta dedicata all’argomento.
Il fronte sindacale – e anche questo è emerso, seppur come semplice conferma, dalle varie riunioni in aula consiliare – non è compatto: ieri si sono presentati solo i rappresentanti di Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Orsa. Assenti Cgil e Ugl, su posizioni, in questa fase, meno “battagliere” nei confronti dell’azienda.

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