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Messina, rissa a villa Dante: per tre “messa alla prova”. Il ragazzo accusato di tentato omicidio chiede il rito abbreviato

Si delinea in udienza preliminare il quadro giudiziario della rissa con accoltellamento avvenuta il pomeriggio dell’8 luglio del 2023 a villa Dante. Un classico “regolamento di conti” tra ragazzi che poteva trasformarsi in tragedia, con uno rimasto a terra gravemente ferito da una coltellata che si salvò solo grazie al tempestivo intervento dei carabinieri e dei soccorritori del 118, e rimase a lungo ricoverato al Policlinico in prognosi riservata. Dopo gli accertamenti dei militari la pm Francesca Bonanzinga aveva chiesto il rinvio a giudizio di quattro giovani con ipotesi di reato diverse, e il gup Salvatore Pugliese ha celebrato ieri l’udienza preliminare su questi fatti.
L’accusa più grave, tentato omicidio,era contestata al 19enne Anthony Puleo, che ferì con un coltello il 22enne F.B.. Puleo secondo la pm «... compiva atti diretti in modo non equivoco a cagionare al morte». Gli venivano contestati anche la premeditazione e i futili motivi, perché «... legati ad un precedente dissidio, con premeditazione avendo dato appuntamento alla vittima per vendicarsi delle offese ricevute “io a questo me lo bagno nel latte”, e con un’arma». Sempre Puleo rispondeva anche di minacce sempre ai danni della vittima (“ti sguaro tutto, ti apro tutto, non ci provare con me... tu si un pilu du me c. ...”). Erano poi coinvolti il 23enne Ivan Puleo, fratello del primo, per minacce a un amico della parte offesa (“il prossimo sarai tu”), e infine il 23enne Antonino Nasta, che doveva rispondere di favoreggiamento personale perché secondo l’accusa dopo il fatto, a cui comunque non partecipò, avrebbe aiutato Anthony Puleo a fuggire portandolo via a bordo del suo scooter. I fratelli Puleo sono assistiti dall’avvocato Pietro Venuti, mentre Nasta dall’avvocata Angela Martelli. Anche la parte offesa, il 22enne F.B., che è assistito dall’avvocato Salvatore Sorbello e quindi è parte civile nel procedimento, è comparso davanti al gup come imputato. In questo caso per il porto di un coltello con il quale si presentò al “regolamento di conti”. Ieri una prima definizione: Ivan Puleo, Nasta e F.B., hanno chiesto di ususfruire dell’istituto della “messa alla prova”, e per questo il gup ha fissato una apposita udienza per il prossimo 9 dicembre. Anthony Puleo, che risponde di tentato omicidio, ha chiesto di avere accesso al giudizio abbreviato che prevede lo “sconto” di un terzo della pena, e l’udienza che lo riguarda sarà celebrata il 27 settembre.

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