Il mese di luglio, per il Cas, ha tanti giorni cerchiati di rosso. Ma dovrebbe essere anche un mese di raccolto dopo anni di lavori. A cominciare dal viadotto Ritiro. Dopo il primo step delle prove di carico effettuate tra il 28 giugno e il 2 luglio si è in attesa degli esiti anche se, ad una prima vista, dovrebbero essere positivi. Ma per la riapertura del tratto di tangenziale occorrono altri passaggi tecnici e burocratici. Le prove di carico, intanto, dovranno essere ripetute e sono stati fissati quindi altri tre giorni, la prossima settimana. I risultati dovrebbero arrivare nel giro di qualche giorno così da consentire al direttore dei lavori, l’ingegnere Pietro Certo, di chiudere la relazione e passare tutta la documentazione al collaudatore statico che già adesso sta seguendo la procedura.
Sarà proprio quest’ultimo, l’ingegnere Sergio Arcoria, a dover dare l’ultimo via libera per l’apertura del viadotto alla circolazione. Da Roma, invece, dal ministero delle Infrastrutture, arriverà una Commissione tecnico-amministrativa a chiusura di tutti i lavori per il rendiconto burocratico. Quindi, resteranno da effettuare solo alcune lavorazioni marginali ma che potranno essere realizzate anche con il tratto aperto.
Per la riapertura, l’ultima data fissata era quella del 30 luglio, ma potrebbe anche essere anticipata, probabilmente a domenica 28. Prima, però, dal 22 luglio, intorno alle 10, si provvederà alla chiusura dello svincolo di Boccetta in uscita da Palermo (mentre resterà aperto da Giostra), per consentire l’eliminazione del bypass che ha consentito di utilizzarlo in questi anni.
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