Messina

Mercoledì 06 Novembre 2024

Mercedes sbanda a Francavilla di Sicilia: centra 4 persone, investe due auto e prende fuoco

È in apprensione la comunità francavillese per un episodio che ha squassato la tranquillità di una giornata estiva. La serata di mercoledì è stata infatti funestata da un grave incidente stradale avvenuto sulla Statale 185, all’ingresso lato valle del paese, con un bilancio di tre veicoli coinvolti e quattro feriti in condizioni critiche, che però non sarebbero in pericolo di vita. La ricostruzione dell’accaduto vede una Mercedes che viaggiava in direzione monte, condotta da un anziano di Francavilla di Sicilia, sbandare improvvisamente al km 51,500 e schiantarsi contro due fuoristrada fermi sul margine destro della strada: nell’impatto la berlina ha falciato quattro persone che si trovavano sulla sede stradale:, un bambino di 9 anni, il padre di 49, lo zio di 52 e un altro giovane che si trovava con loro, scaraventati oltre la recinzione vicino ad un canale irriguo, e una delle due jeep è stata sbalzata nel terreno a fianco e si è capovolta al suo interno. La Mercedes, invece, è rimasta di traverso sulla carreggiata e, a causa dello scontro, ha preso fuoco. Il traffico è rimasto bloccato in entrambe le direzioni di marcia ed andato in tilt e, una volta scattato l’allarme, sono intervenute sul posto cinque ambulanze del “118” provenienti da Francavilla di Sicilia, Giardini Naxos, Letojanni, Malvagna e Linguaglossa, i carabinieri della Stazione francavillese e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Taormina, la Polizia locale e i Vigili del fuoco del Distaccamento di Letojanni, che hanno domato l’incendio evitando ulteriori gravi conseguenze. I feriti sono stati trasferiti in diversi ospedali: il bambino al Policlinico di Catania (vista la gravità delle ferite soprattutto agli arti inferiori) e lo zio al “Cannizzaro”, sempre nel capoluogo etneo, mentre il padre e il conducente della Mercedes al “San Vincenzo” di Taormina; successivamente padre e figlio sono stati trasferiti, il primo al “Papardo" di Messina e il più piccolo al “Cannizzaro” vista la necessità di sottoporlo ad intervento chirurgico.

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