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Vara e Giganti, a Messina scoppia la polemica tra il “Gruppo storico” e il Comune

La polemica che non t’aspetti. O che forse, invece, era nell’aria, sopita, silente, ma pronta a esplodere. Prima il “post” del “Gruppo storico Vara e Giganti”, presieduto da Francesco Forami, che annuncia la rottura dei rapporti con l’Amministrazione comunale, poi la replica degli assessori Enzo Caruso e Massimiliano Minutoli. E così, a poco più di 40 giorni dall’evento clou dell’Agosto messinese, c’è chi addirittura teme che la processione dell’Assunta possa non svolgersi regolarmente.


Cosa è successo? Il “Gruppo storico”, che ha raccolto l’eredità del vecchio “Comitato Vara”, ha comunicato che «da questo preciso momento, la nostra collaborazione con l'attuale Amministrazione e il Comune di Messina, riguardo l' organizzazione dell'edizione della Vara 2024, si interrompe qui. Tante le promesse non mantenute per ciò che riguarda il totale restauro della “machina” votiva, il riconoscimento ufficiale del Gruppo non rinnovato dall'anno 2023 fino allo stato attuale, la mancata programmazione, l’assenza totale di progetti e di volontà. Sono stati numerosi i nostri appelli, ma purtroppo inascoltati. La fede e la devozione impongono senso di responsabilità, mancano tutte le condizioni per continuare questo percorso insieme. La Vara richiede un'organizzazione forte e compatta, tutto ciò ad oggi è solo utopia, è impensabile organizzare un evento di questa portata, l' evento principale di questa città, in soli 20 giorni lavorativi. Questo Gruppo collaborerà con la Curia qualora fosse richiesto, e rimarrà sempre a disposizione dei tantissimi devoti».

A distanza di qualche ora arriva la risposta ufficiale del Comune. «Il comunicato del “Gruppo storico” – affermano gli assessori Caruso e Minutoli – lascia rammaricati e francamente incapaci di dare un significato alle parole espresse, a fronte di innegabile coinvolgimento del suo presidente nelle decisioni tecniche e logistiche delle quali risulta competente. Già nei due anni scorsi, l’Amministrazione si è avvalsa, nel restauro della parte strutturale del Cippo, delle sue preziose conoscenze e della sua esperienza. Così come non è mai mancata la sua convocazione e partecipazione ai tavoli tecnici preparatori convocati dagli assessorati. La “risicata” tempistica di cui si fa cenno nel comunicato, non risponde all’iter già avviato da diversi mesi per quanto concerne il restauro di tutti i personaggi della Vara, grazie al supporto di restauratori accreditati dalla Soprintendenza, e delle procedure amministrative legate all’acquisto delle gomene, alla ricerca degli sponsor, agli avvisi per i fuochi e per le forniture delle luminarie, delle transenne, della viabilità, delle autobotti, e tanto altro.

Il “Gruppo storico”, attraverso il suo presidente, è anche stato partecipe dell’ultimo incontro avvenuto lunedì scorso nel quale si sono prospettate criticità e proposte relative al programma (ancora in itinere) che provengono anche dai Gruppi Folk storici animatori della Passeggiata dei Giganti. Durante l’incontro, abbiamo favorevolmente accolto la notizia della realizzazione del terzo Cero votivo e la proposta della sfilata in città nei giorni che precedono la messa e il percorso per raggiungere il 14 agosto piazza Castronovo. È innegabile l’apporto del “Gruppo storico” per il coordinamento della secolare processione con i tiratori e dei momenti collaterali. Come è innegabile il supporto dei Gruppi Folk che animano la Passeggiata dei Giganti e la festa in piazza Municipio e di chiunque possa offrire suggerimenti culturali a supporto del cartellone degli eventi collegati. Alla luce di quanto detto, auspicando un sereno riavvicinamento di opinioni, ribadiamo che avremmo certamente preferito che eventuali criticità o diversità di vedute fossero state esposte nel corso del recente incontro, fermo restando che non mancherà occasione di incontrarsi per chiarire eventuali incomprensioni. È comunque importante non solo evidenziare che l’organizzazione della Vara e dei Giganti deve avvalersi dei suggerimenti e delle proposte di tutti coloro che concorrono alla riuscite degli eventi più importanti dell’Agosto messinese, ma è anche necessario ribadire il ruolo fondamentale dell’Amministrazione nel coordinamento generale, che deve tenere conto dell'aspetto gestionale amministrativo nel rispetto delle normative vigenti per le pubbliche amministrazioni, ma anche degli aspetti logistici, viabilità e sicurezza, il tutto a supporto di una visione a largo spettro, più completo ed efficace».

L’assessore Caruso, sempre ieri, aveva precisato un aspetto relativo al contributo regionale per l’Agosto messinese: «Quei 40mila euro stanziati rientrano nella normale politica di promozione del territorio siciliano, di cui Messina fa parte, al pari di altre città siciliane, che l’Assessorato regionale, a rigor di logica, deve portare avanti a beneficio dell’immagine della nostra Sicilia. Come lo scorso anno ha riconosciuto 100mila euro a Catania per la festa di S. Agata e 100mila euro a Palermo per il festino di Santa Rosalia, oggi l’assessorato regionale riconosce giustamente la Vara di Messina come una tra le feste più antiche della Sicilia e pertanto meritevole di essere sostenuta anche dalla Regione. Risulta alquanto fuorviante che qualche consigliere ringrazi enfaticamente l’assessora come se quel contributo garantisse lo svolgimento della manifestazione. Vogliamo infatti evidenziare che tutte manifestazioni legate all’Agosto messinese sono già state programmate con la relativa copertura finanziaria e che il contributo regionale servirà ad apportare, come quello degli sponsor privati ed istituzionali, le condizioni per arricchire eventualmente il programma e supportare l’allestimento della complessa macchina organizzativa. L’Amministrazione – prosegue Caruso – ha già pianificato e assegnato le risorse necessarie per gli eventi a Messina, incluso il sostegno per la Vara, che lo scorso anno è costata 200.000 euro. La somma di 40mila euro riconosciuta a Messina, su richiesta dell’Amministrazione, se messa a confronto con i contributi ricevuti lo scorso anno dalle altre due città siciliane, non potrà certo fare la differenza...».

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