Una “esplosione maggiore”, ovvero con un rilascio di energia superiore alla norma, è stata registrata, alle 14 e 11, sullo Stromboli, dalla rete di monitoraggio del Laboratorio di Geofisica Sperimentale - Dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Firenze - uno dei Centri di competenza che monitorano il vulcano eoliano. L’esplosione si è verificata dal cratere di sud-ovest ma non è stata avvertita dalla popolazione, su entrambi i versanti dell’isola. Il materiale incandescente, lanciato in aria, per diverse centinaia di metri, ricadendo, ha generato un incendio tra la vegetazione in località Forgia vecchia. Per spegnere le fiamme è intervenuto un canadair. In coincidenza con l'esplosione maggiore, che ha anche sparso altra sabbia vulcanica per tutta l’isola, si è sviluppato un nuovo flusso lavico, ben alimentato, dall'area craterica nord: la stessa da dove, già da mercoledì pomeriggio, dopo il crollo parziale di quella terrazza craterica, si registra (da bocca diversa) fuoriuscita di lava che si ferma a mezza costa sulla Sciara del fuoco.