Messina, inaugurata la piazzetta arcobaleno di Camaro San Paolo. Scurria: "Esempio di sinergia"
Uno squarcio di colore nel grigio dei palazzoni anonimi. Si apre come un’oasi lussureggiante nel deserto la villetta sorta a Camaro San Paolo. Una luce attesa per primo da chi abita da quelle parti e si è sempre chiesto perché in quel rione non dovesse esserci quello che c’è in altri quartieri. E adesso quel parco giochi potrebbe diventare il paradigma del Risanamento portato a compimento. L’intero ciclo si è compiuto, in un lasso di tempo lunghissimo di certo insostenibile, ma si è compiuto. L’inaugurazione ieri sera della piazzetta arcobaleno (un nome appropriato ma arbitrario perché dovrà essere intitolata) a San Paolo è l’ultimo step di un percorso avviato dall’istituto case popolari nel 2002 con la demolizione di diverse decine di baracche e conclusosi con la restituzione al quartiere di uno spazio di svago per famiglie e bambini. In mezzo un progetto nato nel 2008, l’avvio dei lavori nel 2013 e lo stop, per questo e per il vicino anfiteatro, nel 2015. Poi il passaggio alle agenzie che si stanno occupando del Risanamento e finalmente è arrivata la fine del percorso. Giochi moderni, così colorati da “ingolosire” anche gli adulti, un bel prato, un’area accogliente da andare a trovare anche se non si abita lì. La piazza arcobaleno si presenta così, in un’inaugurazione in cui sono centinaia i bambini festanti i più felici. «Risanamento, non è solo dare case a chi non ne ha una dignitosa, ma demolire e poi restituire uno spazio di comunità da vivere – dice il subcommissario per il Risanamento Marcello Scurria che poi cita Calvino –. «La città non dice il suo passato ma lo contiene». Messina deve contenere questi luoghi. Penso a Renzo Piano che parla “rammendo delle periferie”. Per l’anfiteatro che ospiterà Mata e Grifone, dovremo aspettare la fine dell’anno e sarà completato il parco che diventerà un attrattore per tutta la città». Anche la prefetta Cosima Di Stani, entusiasta dell’opera, si rivolge ai residenti. «Abbiatene cura così che i vostri figli ne possano fruire per sempre. E che sia solo un luogo di svago e non di spaccio o di altro». La piazza è grande quasi 1.500 metri quadri, 600 dei quali a verde, curati da Messina Servizi. 300mila euro l’investimento: progetto di Grazia Marullo e realizzazione dei messinesi della Edil Giacobbe. «Ci sono opere di politica abitativa – dice il sindaco Federico Basile – e altre di riqualificazione urbana. E questa è una di queste. La sinergia con il Commissario ha dato questi frutti, proprio con l’accelerazione che è stata impressa in quest’ultimo periodo, superando uno stallo ventennale». A rappresentare il commissario per il Risanamento Renato Schifani, l’assessore regionale Elvira Amata che ha parlato di un buon esempio di trasformazione urbana in una periferia che ne ha sempre più bisogno. Poi a lei il compito di scoprire con il sindaco il busto (realizzata dai fratelli Di Bella) dedicato a padre Giuseppe Malgioglio, fondatore della parrocchia di San Paolo. «Come mi ha ricordato il consigliere Libero Gioveni, oggi assente per un grave lutto– ha detto Amata – padre Malgioglio è stato un padre per i ragazzi di questo rione e oggi, lassù, sarà felice di questa trasformazione». Un spazio prezioso per tutto il quartiere. «Non c’era un’area giochi così in tutto il quartiere – dice il presidente della III municipalità Alessandro Cacciotto –. Così si esce dalla marginalità».