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C’è un'inchiesta per incendio doloso a Mazzarrà: gravissima emergenza ambientale

Il procuratore capo della Procura di Barcellona Giuseppe Verzera ha avviato l’inchiesta giudiziaria contro ignoti con la quale si ipotizza - sulla base di primi elementi raccolti nell’immediatezza dei fatti dai carabinieri della Stazione di Furnari - il reato di incendio doloso.
Allo stato, infatti, mancano ancora gli elementi scientifici sufficienti e certi per estendere l'indagine giudiziaria all'ipotesi di reato ben più grave, quella di disastro ambientale. Ipotesi questa che non ha retto nemmeno nel processo penale scaturito a seguito del sequestro della dismessa discarica che risale al 2014.
Già nell’immediatezza dello sviluppo dell’incendio - appiccato da persone non ancora identificate - alla vegetazione spontanea non eliminata che si è sviluppata lungo l’argine del torrente Mazzarrà, al di là della recinzione dell'area della dismessa discarica, per poi propagarsi verso il primo modulo della dismessa discarica che fu realizzata per iniziativa di un consorzio di 12 Comuni per affrontare una delle prime emergenze dello smaltimento dei rifiuti, e infine per poi estendersi alla montagna di rifiuti che domina il dismesso impianto di smaltimento di proprietà della fallita Tirrenoambinente spa, affidata in ultimo ad curatore fallimentare.
La Procura barcellonese diretta da Giuseppe Verzera si è mossa già nei primi istanti successivi allo sviluppo del vasto incendio. Infatti il magistrato aveva disposto un sopralluogo a seguito dell’allarme lanciato dai carabinieri della Stazione di Furnari.

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