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I boschi messinesi tra dura salvaguardia e minacce esterne

Prevenzione soprattutto, ma anche riqualificazione e cura di un “patrimonio verde” inestimabile. Il Servizio 13 per il Territorio di Messina-Dipartimento regionale dello Sviluppo rurale e territoriale sta profondendo il massimo sforzo, con uomini e mezzi a disposizione. «Già avviata la pulizia di sottoboschi e viali parafuoco in tutta la provincia, sui Monti Peloritani e Nebrodi – spiega il dirigente Giovanni Dell’Acqua –. Abbiamo oltre 22mila ettari di Demanio forestale, su 7 Distretti, dove sono dislocati circa 1300 operai forestali. Quelli impiegati a tempo determinato sono suddivisi in tre fasce, 78isti, 101isti e 151isti. Da ora fino a metà luglio, hanno il compito di svolgere questi interventi, fondamentali sia per facilitare la percorribilità dei nostri veicoli che come strade parafuoco».
Basteranno per arginare le malefatte dei criminali?
Incidono anche i fattori climatici, ossia le temperature elevate e i forti venti di scirocco o di maestrale. Proprio quando si verificano queste condizioni entra in azione coloro che non hanno a cuore il bene pubblico. Spesso, agiscono durante le ore pomeridiane o di sera. Gli incendi sono tutti dolosi, un fuoco non parte mai da solo. E l'anno scorso, critico per la provincia di Messina, la prevenzione ci ha consentito di salvaguardare il nostro Demanio, tant’è che il danno nei nostri boschi è stato nell’ordine di un centinaio di ettari di territori bruciati».
E altrove?
«La maggior parte della superficie incendiata ha riguardato le aree private, delle quali molto spesso non si conoscono i proprietari. Oggi i sindaci hanno difficoltà a rintracciarli. Quindi, hanno l’obbligo di emanare ordinanze, affinché chi ha la titolarità provveda alla pulizia e realizzi fasce tagliafuoco protettive. Quando però le zone restano incolte, diventano punti di innesco. Pensiamo a ciò che è successo nel 2023 a Oliveri e Patti. Speriamo che questa stagione vada meglio. Il 90-95% dei roghi parte quindi da proprietà private».
Tutti fanno la loro parte?
«Mah, molte strade di competenza di Anas sono invase da erbacce. L’anno scorso abbiamo assistito a situazioni in cui delinquenti si fermavano con gli scooter e davano fuoco. Mentre eravamo in perlustrazione a Reginella, abbiamo spento un incendio appena appiccato a bordo strada. Pure oggi, Statali e Provinciali sono sporche, ciò è stato fatto notare nei recenti incontri in Prefettura. Il presidente della Regione, per andare incontro ai Comuni che non riescono a individuare i proprietari di terreni privati per pulirli, si è rivolto ai forestali 78isti nei casi in cui non si sia ottemperato all’ordinanza del sindaco. Il problema è che questa categoria in provincia di Messina vanta poche unità, peraltro concentrate nel terzo Distretto di Patti, Montagnareale e Librizzi. Prima bisogna completare i lavori sul Demanio forestale».

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