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Scalata dello Stromboli: scattate le restrizioni

Ai trasgressori dell’ordinanza (persone singole e/o gruppi di escursionisti, nonché guide autorizzate), sarà applicata la sanzione amministrativa di 500 euro cadauno.

Sono scattate da ieri le restrizioni per quanto concerne la scalata allo Stromboli, sia in partenza dall’abitato strombolano che da quello di Ginostra. Le nuove disposizioni, contenute nell’ordinanza del sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, emessa a seguito del passaggio del livello di allerta da giallo ad arancione, disposto dal Dipartimento nazionale della Protezione civile, vietano, sul versante strombolano, l’accesso da quota 290 metri sul livello del mare sino all’area sommitale del vulcano. Sino a martedì era possibile scalare lo Stromboli sino ai 400 metri. Sul versante di Ginostra è vietato l’accesso, al sentiero di “Punta dei corvi”, da quota 130 metri sul livello del mare fino all’area sommitale. Le escursioni, sia quella sino a quota 290 metri, sia quella sino a quota 130 metri, sono consentite solo agli escursionisti accompagnati dalle guide alpine e/o vulcanologiche autorizzate.

L’accesso è consentito previa consultazione dei bollettini e comunicati emessi dall’Ingv e/o emanati dai Centri di competenza, dal Centro funzionale centrale — settore meteorologico del Dipartimento della Protezione civile, dal Centro funzionale decentrato della Regione siciliana, affissi presso il “Coa” (Centro operativo avanzato) di Stromboli, assumendo informazioni sulle condizioni dello stato di attività del vulcano. Ai trasgressori dell’ordinanza (persone singole e/o gruppi di escursionisti, nonché guide autorizzate), sarà applicata la sanzione amministrativa di 500 euro cadauno.

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