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Messina, morta dopo essere stata operata al Papardo: 8 medici a giudizio

La 61enne, operata nel reparto di Ginecologia dell’ospedale Papardo, è stata dimessa il 24 dicembre del 2021 ed è morta addirittura in autostrada, al casello di Villafranca della A20, lo stesso giorno

L'ospedale Papardo di Messina

A giudizio per omicidio colposo ci vanno gli otto medici. Sono da scagionare “per non aver commesso il fatto” gli altri nove imputati iniziali, ovvero otto infermieri e una specializzanda.
Ha deciso così la gup Monia De Francesco a conclusione della lunga udienza preliminare, distillata in più tappe e con alcuni colpi di scena veri e propri, a distanza di oltre tre anni dai fatti, dopo un incidente probatorio e una proroga d’indagine, che ha riguardato il procedimento penale per il tragico caso della povera signora Maria Pia Castrovinci. È la 61enne operata nel reparto di Ginecologia dell’ospedale Papardo, dimessa il 24 dicembre del 2021 e morta addirittura in autostrada, al casello di Villafranca della A20, lo stesso giorno, mentre i familiari la stavano riaccompagnando a casa, per sospetta lesione della vescica durante l’intervento. In questo procedimento erano in tutto 17 gli imputati, tra medici e infermieri dell’ospedale Papardo, con le ipotesi di reato d’omicidio colposo e responsabilità colposa per morte o lesioni in ambito sanitario, e un’ipotesi di falso in cartella clinica a carico di uno di loro.
Ecco l’esito dell’udienza. Dovranno affrontare il processo con l’ipotesi d’accusa di omicidio colposo i medici Sebastiano Aurelio Caudullo, Cosimo Raffone, Rosanna De Dominici, Iolanda Leonardi, Stefano Alecci, Caterina Riccardi e Antonio De Vivo (questo giornale, per consuetudine deontologica, tranne che in casi particolari, ormai da anni pubblica i nomi dei medici coinvolti in casi sanitari solo dopo il primo effettivo vaglio processuale di confronto accusa-difesa, che è l’udienza preliminare, n.d.r.).

Il processo inizierà davanti al giudice monocratico il prossimo 3 marzo del 2025. I medici sono assistiti dagli avvocati Vincenzo Iofrida, Antonella Russo, Isabella Barone, Adriana La Manna, Carlo Autru Ryolo, Simona Arasi, Roberto Alecci, Antonio Giacobello e Ugo Colonna.

I familiari della paziente deceduta, parte offesa nel procedimento, sono assistiti dall’avvocato Giuseppe Condipodero Marchetta. Sono state tutte prosciolte invece dall’accusa di omicidio colposo con la formula “per non aver commesso il fatto”, Caterina Monaco (la specializzanda), e poi le infermiere Viviana Parisi, Giovanna La Motta, Tindara Tamà De Luca, Marcella Mascetti, Rosanna Corriere, Rita Borgia, Angela Bicchieri e Rosaria Maria Drago. Sono state assistite dagli avvocati Vincenzo Iofrida, Giuseppe Di Pietro, Nicoletta Milicia, Ettore Cappuccio, Salvatore Lincon, Dafne Musolino, Pietro Ruggeri, Francesca Misiti, Ketti Terranova e Giuseppe Walter L’Abbate.

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