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Famiglia con 5 figli disabili a Messina, Mara ha vinto la battaglia: adesso avranno una vera casa

Questa mattina, nella sede del Dipartimento Politiche della Casa, ha firmato il verbale di accettazione di un alloggio dell'Iacp che il Comune ha messo a disposizione della famiglia.

Mesi di battaglia. Mesi di paura. Ma Mara, mamma di sei figli di cui cinque con disabilità, ce l'ha fatta. E a settembre avrà una vera casa. Attualmente vivono in un appartamento concesso in uso da parenti, al terzo piano di un palazzo senza ascensore. Un appartamento di cui, tra l'altro, i proprietari, adesso, hanno bisogno.

Da questa situazione e dall'impossibilità di gestire le problematiche di deambulazione dei figli, è nata la sua guerra e questa mattina, nella sede del Dipartimento Politiche della Casa, ha firmato il verbale di accettazione di un alloggio dell'Iacp che il Comune ha messo a disposizione della famiglia.

Tante erano stati in questi mesi le interlocuzioni con l'Assessorato alle Politiche Sociali retto da Alessandra Calafiore, a Mara e i suoi figli era stato proposto anche un alloggio alternativo che però richiedeva diversi interventi e non era stato considerato idoneo dalla famiglia.

Ieri, la chiamata, e la proposta di un immobile al piano rialzato di una palazzina Iacp recentemente realizzata. Oggi la firma. A settembre il trasferimento. "La soluzione ci era stata prospettata una ventina di giorni fa attraverso il Servizio sociale del Comune - spiega l'avvocata Annalisa Giacobbe che ha seguito la famiglia - e dopo un ultimo sollecito, ieri è arrivata la notizia tanto attesa".

"Sono felicissima - commenta Mara - i miei figli lo meritavano, non mi sono mai fermata per questo, ho lottato per loro. La forza di portare avanti questa battaglia me l'hanno data loro e soprattutto l'ex garante all'infanzia Angelo Costantino, perché io gridavo da sola, senza che nessuno mi ascoltasse, se non fosse stato per lui non avrei mai iniziato questo cammino".

Adesso per Mara c'è un altro ostacolo da superare: le diagnosi di disabilità dei figli, una è scaduta e l'altra non c'è ancora e per questo a settembre rischiano di non avere assistenza a scuola. "Ho mandato lettere e chiamato l'Asp, ma senza ricevere ancora risposta".

 

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