Riequilibrio pluriennale o dissesto finanziario? Per il Comune di Patti la partita più importante si giocherà domani, quando il sindaco, il segretario generale, il ragioniere e l’assessore al bilancio compariranno in audizione di fronte alla Corte dei Conti, che dal 2021 ha in istruttoria il Piano di riequilibrio finanziario. La convocazione risale al 29 maggio, ma già da parecchi mesi l’attuale esecutivo è al lavoro per superare le criticità presenti nello strumento sin dalla sua redazione, ovvero ancor prima dell’insediamento dell’amministrazione Bonsignore. «All’atto dell’insediamento, a ottobre 2021, ci siamo ritrovati – commenta l’assessore al bilancio Salvatore Sidoti – con una pesante crisi finanziaria sulle spalle, ereditata dalla precedente amministrazione che aveva cercato di porvi rimedio proprio con l’approvazione, a giugno 2021, del Piano di riequilibrio.».
Oggi sul tavolo della Corte dei Conti ci sono proprio le numerose criticità riscontrate su quel Piano dal magistrato istruttore, alle quali i vertici di Palazzo dell’Aquila dovranno fornire, in contraddittorio, risposte adeguate ed esaustive. In caso contrario, l’organo di controllo potrebbe optare per la bocciatura dello strumento correttivo, obbligando il Comune di Patti ad avviare le procedure che traghetterebbero l’Ente verso il dissesto finanziario. Attualmente, con una massa passiva che avrebbe già sfiorato i 9 milioni di euro a causa di contenziosi risalenti agli anni ‘90 del secolo scorso e giunti a sentenza di recente, il responsabile dell’area finanziaria ha redatto una proposta di deliberazione del consiglio comunale per la dichiarazione del dissesto finanziario dell’Ente.
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