Parecchi , tra commercianti ed artigiani, hanno riposto positivamente all’ultimatum lanciato da Palazzo Europa per pagare tributi e tasse risalenti anche a cinque anni fa, ma tanti altri non lo hanno fatto. Per costoro giungerà a breve la mannaia della sospensione della licenza e dovranno chiudere battenti. Dall’Ufficio di Palazzo Europa che si sta occupando del recupero dei tributi evasi ancora non si hanno i numeri del traumatico provvedimento, ma a detta del responsabile, l’architetto Salvatore Lo Cicero, le sospensioni delle attività dovrebbero essere emanate entro il prossimo mese. Da indiscrezioni raccolte sembra che a non rispondere all’ultimatum siano stati poco più di una decina.
Dall’occupazione del suolo pubblico all’imposta sulla casa (Imu), da quella sui rifiuti (Tari) sino a quella sulle affissioni: Palazzo Europa aveva deciso di non fare sconti a nessuno e così ad aprile aveva inviato una prima tranche di avvisi di procedimento di sospensione della licenza commerciale od artigianale.
In tanti si sono messi subito in regola, anche approfittando della rateizzazione più lunga concessa da Palazzo Europa dopo la modifica da parte del consiglio comunale dell’articolo 18 del regolamento dei Tributi, ma altri hanno fatto orecchie da mercante. A giorni dovrebbe partire la seconda trance di avvisi di pagamento ed anche in questo elenco sembra ci siano titolari di licenze che, stando all’eleganza e allo sfavillio delle vetrine dei loro negozi, sembra veramente impossibile che non siano in regola con i tributi.
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