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Premio Weber a padre Antonio Spadaro: il messinese a fianco del Papa

Il gesuita, scrittore e giornalista accompagna Jorge Bergoglio nei suoi viaggi apostolici

Un riconoscimento alla cultura e alla “messinesità” di chi attraverso l’impegno professionale e umano – due facce della stessa medaglia – contribuisce a diffondere in tutto il Mondo il nome di Messina. È stato assegnato a padre Antonio Spadaro il Premio Federico Weber 2024, conferito dal Rotary Club Messina, intitolato al gesuita illustre rotariano unico sacerdote ad aver ricoperto il ruolo di Governatore del Distretto 20110 Sicilia Malta nel 1982/83.

La cerimonia si è tenuta ieri mattina nell’auditorium di Gazzetta del Sud Società Editrice Sud, alla presenza del presidente e direttore editoriale Lino Morgante, che ha accolto Spadaro, i soci del Rotary Club Messina e il suo presidente Gaetano Cacciola e le autorità presenti, sottolineando l’importante ruolo dei club service nel percorso di crescita culturale della società civile, «una mission che Società Editrice Sud continua a portare avanti attraverso un’informazione di qualità, obiettiva e approfondita». Il gesuita sottosegretario al dicastero per la Cultura e l’evangelizzazione, commosso per il riconoscimento ricevuto, ha parlato del legame con la città di Messina che lo ha «plasmato con uno sguardo» e con lo Stretto, quel «mare che lascia intravedere un oltre regalandoti ogni volta una straordinaria sensazione di benessere». E di sguardi profondi come parole è il legame con Papa Francesco, che lo ha voluto a fianco nei suoi viaggi in giro per il Mondo, regalandogli la possibilità di «guardare la realtà con occhi sempre nuovi». Fra i ricordi del gesuita scrittore e giornalista, già direttore de “La Civiltà Cattolica”, scorrono le immagini del primo incontro con l’uomo vestito di bianco, nel 2013 per la prima intervista, quando profetizzò la «Terza Guerra mondiale a pezzi», lasciando intravedere quei tratti dell’indifferenza e del conflitto che si sarebbero radicati di lì a poco, parlando del ruolo della «Chiesa ospedale da campo». Tre anni dopo, il viaggio apostolico in Messico e la messa celebrata a 80 metri dalla frontiera con gli Stati Uniti, simbolo di quelle visioni di pace che Bergoglio a avuto sin dall’elezione al Soglio pontificio.

Spadaro, che definisce Papa Francesco un «leader spirituale, l’unico ad avere un impatto globale, consapevole che la pace implica una lotta reale che va oltre le questioni diplomatiche e militari», si è soffermato sulla missione della Chiesa, chiamata a una «conversione pastorale al di là di proclami ideologici», fondata «sull’accoglienza della persona»: è questa, ha detto, «la più grande eredità che resterà del suo ministero; serve una risposta di speranza e guarigione e per questo il Papa ci chiede di fare appello al coraggio e all’intelligenza personale».
A tracciare il profilo vocazionale e professionale di padre Antonio Spadaro è stato il Past president Arcangelo Cordopatri, mentre l’istruttore del Rotary Club Messina Michele Giuffrida ha parlato della genesi del Premio Federico Weber, sottolineando come i suoi scritti «siano stati e continuano a essere la stella polare per tutti i rotariani d’Italia». Sull’esempio di questo grande uomo, Giuffrida ha ricordato che «il Rotary non può salvare il mondo ma può contribuire a introdurre nel mondo un po’ di verità e di bene».

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