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Messina, la "notte magica" di Spagna-Italia al Giardino Corallo con Totò Schillaci

Suo maxischermo scorrono i sei gol segnati da Schillaci al mondiale, raccontati anche nel libro "Il gol è tutto"

Le sue sono le vere "Notti magiche". Sono quelle a Italia '90 di Totò Schillaci, protagonista della serata al Giardino Corallo presentata da Salvatore De Maria e con la presenza sul palco anche di Sasà Sullo, il capitano del Messina che conquistò la Serie A nel 2004, e del giornalista Sergio Magazzù.

Messina fu il trampolino di lancio per Schillaci che arrivò in Nazionale dopo la grande stagione con la Juventus: «Avevo appena 17 anni quando sono arrivato a Messina nel 1982 - ricorda Totò - ho vinto due campionati e la classifica marcatori. Esperienza che porto sempre nel cuore, perché senza Messina non avrei fatto la stessa carriera. Non pensavo che sarei stato convocato per quel mondiale che abbiamo perso per un episodio. Perché non ho tirato il rigore con l'Argentina? Ero distrutto, ma forse sarebbe stato meglio se l'avessi calciato».

Suo maxischermo scorrono i sei gol segnati da Schillaci al mondiale, raccontati anche nel libro "Il gol è tutto": «È sempre bello rivederli - continua - anche se resta l'amarezza perché quel mondiale potevamo vincerlo. Il debutto con l'Austria? Menomale che la partita non si sbloccava, altrimenti non sarei entrato! Giocavano Carnevale e Vialli e quando Vicini mi disse "Scaldati" avevo paura e mi tremavano le gambe e non ho sentito neanche il boato dell'Olimpico. Ho avuto quel po' di fortuna che serve nella vita, sono quelle grandi occasioni che vanno sfruttate».

Anche Sasà Sullo, come Schillaci, ha vissuto sette stagioni a Messina, mentre in Nazionale è stato viceallenatore nel biennio di Giampiero Ventura: «A differenza di Totò – dice Sullo – io ho finito la carriera a Messina. Ho conosciuto qui Ventura e insieme poi siamo andati in Nazionale: un’esperienza che mi ha arricchito tantissimo, anche se difficile, perché ricordo che avevamo appena 58 calciatori potenzialmente convocabili. A Messina ho lasciato rapporti bellissimi, un figlioccio che mi ha confermato come padrino di cresima e tanti amici, la cosa che più mi rende felice al di là del campo. Sono anche cittadino onorario di Messina, ma lì influì anche la mia vicenda personale». Conclude così Sasà Sullo, con la solita modestia che ne ha sempre contraddistinto la vita.
Lunedì prossimo, in occasione della terza sfida dell’Italia all’Europeo contro la Croazia, ci sarà ancora Totò Schillaci al Giardino Corallo. Sul palco salirà anche l’ex terzino del Messina Carmelo Mancuso.

 

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