C’è un altro, l’ultimo importante, via libera alla grande trasformazione della linea tramviaria. È il parere favorevole dell’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali che era l’ultimo scoglio tecnico al principale lotto del maxi investimento da 30 milioni che il Comune ha affidato all’Atm. L’Ansfisa ha espresso il suo parere positivo il 13 giugno sul restyling tecnico e quello delle aree ai margini della linea. Non si è espressa, ma ribadendo la propria contrarietà, sulla cosiddetta “banalizzazione”, cioè la riduzione ad un solo binario all’altezza di Provinciale e alla cortina del Porto. Ci sono una serie di prescrizioni, alcune molto tecniche, delle quali dovrà tenere conto il gruppo di progettisti che da tempo lavora all’esecutivo. E proprio per questo aggiornamento scivola l’avvio dei lavori. Il raggruppamento di progettisti del raa “Systra-Sotecni S.p.A. – Systra S.A. - Architecnica Engineering S.r.l. - Studio Mattioli S.r.l., ha detto che potrà presentare la versione definitiva il 20 luglio e, nel mese di agosto, o giù di lui, potrebbero partire i cantieri. Da dove, però, sarà uno dei “dilemmi” dell’estate. Le priorità, rispetto al complesso di attività da svolgere, sono due. Quella assoluta è il viale San Martino, quella subordinata è piazza della Repubblica. Il tema è che, con lo slittamento dell’avvio dei lavori, l’incastro dei tre o quattro mesi di cantiere rischia di finire troppo a ridosso alle festività natalizie. «È una valutazione che dovremo fare appena avremo tutta la documentazione progettuale – spiega Pippo Campagna, presidente dell’Atm –. Vorremmo partire dal viale San Martino e immaginavamo che si potesse avviare all’inizio dell’estate per concludere tutto in autunno. Con questo slittamento, dobbiamo capire se potranno terminare prima dell’Immacolata. In caso positivo, la priorità dell’isola pedonale sarà rispettata. In caso negativo, partiremo da piazza Stazione e poi andremo sul Viale». L’amministrazione non vuole rovinare il Natale ai messinesi e ai commercianti, ma deve fare anche i conti con una scadenza tremendamente stretta che è il dicembre del 2025. Fra le indicazioni contenute nella nota di approvazione dell’Ansfisa ci sono anche quelle legate alle possibilità di realizzare la priorità semaforica. Quel sistema, reclamato da tutta la città per 20 anni, attraverso il quale il tram possa trovare il verde agli incroci, con la viabilità gommata, del suo tragitto. In questi decenni non si è mai concretizzata e così le auto aspettano un tram che non arriva e il tram diventa un servizio pubblico, subordinato a quello privato. L’Ansfisa vuole un sistema che eventualmente blocchi automaticamente la vettura se la priorità dovesse non funzionare. Ma questo sistema dovrà essere realizzato dal Comune con altro appalto e se partisse in parallelo con i lavori di restyling della linea sarebbe un gran guadagno in termini di efficienza e tempi di un appalto che affonda le sue origini, va ricordato, nel 2020.