Ancora un’altra presunta truffa per le procedure propedeutiche all’ottenimento dei contributi del superbonus 110% ed altre agevolazioni fiscali per la ristrutturazione di ben 5 fabbricati, stavolta ai danni degli stessi richiedenti che, dopo aver pagato competente tecniche inesistenti, si sono ritrovati, dopo anni, senza nemmeno una istanza inoltrata per ottenere l'ammissione ai benefici previsti. Le indagini portate a termine dalla pm Veronica De Toni le hanno consentito di citare in giudizio l’imputato per l'udienza predibattimentale, davanti al giudice monocratico Giovanni Mannuccia. Si tratta del geometra Basile Calandra Sebastianella, 58 anni di Messina, imputato del reato di truffa.
All'uomo si contesta che, con artifici e raggiri che sarebbero consistiti nel fingere di aver avviato le pratiche per il superbonus 100% per la ristrutturazione di 5 fabbricati di proprietà di 3 persone – 4 immobili a Furnari e uno a Terme Vigliatore – avrebbe falsamente coinvolto per lo svolgimento dell’incarico un ignaro ingegnere di Messina all'oscuro dell'attività professionale del geometra, il quale – secondo la versione dello stesso indagato – avrebbe curato nel 2022 l’inserimento della pratica nella piattaforma “Gabetti e Rina”, inducendo in errore le persone offese circa la veridicità dell'attività professionale prestata, facendosi così corrispondere in contanti la somma di 1.000 euro. Avrebbe conseguito così un ingiusto profitto, con pari danno per le persone offese, dal momento che nessuna pratica veniva in realtà avviata. I fatti si sarebbero consumati a Furnari tra l'1 ed il 5 luglio 2022.
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