«Le elezioni sono il momento più alto e nobile di una democrazia: è tramite il voto che i cittadini esprimono la propria opinione in modo solenne e sacro. E nel weekend, in occasione delle Europee, i cittadini si sono espressi per l’ennesima volta a favore della realizzazione del Ponte sullo Stretto». Lo affermano i rappresentanti del Comitato “Ponte Subito”, i quali definiscono «straordinari» i dati elettorali: «Crescono tutte le forze di Governo, mentre diminuisce il consenso complessivo dei partiti contrari al Ponte, in modo particolare per il crollo del Movimento 5 Stelle. E i dati più interessanti arrivano proprio dal territorio dell’area dello Stretto: in tutti i Comuni interessati, direttamente o indirettamente, dalla realizzazione del Ponte c’è un consenso molto netto per il Centrodestra “pro Ponte”, che in alcuni casi, come a Scilla, raggiunge addirittura il 60%. La maggioranza pro Ponte è netta a Messina e Villa San Giovanni, straordinaria a Reggio Calabria. Allargando lo sguardo, si conferma una forte maggioranza “pro Ponte” in Sicilia e in Calabria. Questi dati confermano la bontà della realizzazione del Ponte anche sotto il profilo democratico: i “No Ponte” potranno anche mobilitarsi nelle piazze, ma la maggioranza, spesso educata e silenziosa, si definisce alle elezioni e non per strada». Sull’altro fronte, invece, si mobilita uno dei Comitati contrari, l’ultimo arrivato in ordine di tempo, i “Giovani No Ponte”, il cui primo incontro pubblico si terrà sabato 15 giugno, alle 18, nella piazza dell'Aria, una delle “piazzette tematiche” della via Garibaldi, accanto all'ex Hotel Jolly. «L'intento – scrive il Coordinamento – è quello di ragionare insieme sulle motivazioni che ci spingono ad opporci alla grande opera e di portare delle proposte alternative che portino ad un reale miglioramento della condizione della Sicilia ed in particolare dei giovani che abitano questa terra. Si cercherà di creare uno spazio di dibattito accogliente per tutti con modalità di dialogo creative, interattive ed inclusive. Messina è la città con l’età media più alta in Sicilia, e tra le più alte in Italia. Ciò è dovuto alla fuga di giovani dalla nostra città, più di sette ragazzi al giorno lasciano il nostro territorio. Questo deriva dal fatto che la Sicilia non riesce ad offrire nulla ai giovani. Non si investe sulla cultura, sull’educazione, sulla salvaguardia dell’ambiente, sulle opportunità lavorative; mancano le infrastrutture basilari: il collegamento interno è fatto di binari fatiscenti e autostrade devastate, mentre scuole e università cadono a pezzi». Il Coordinamento “Giovani No Ponte” nasce, dunque, «per far sentire la nostra voce sulle necessità della nostra città e della nostra generazione».