Il capitolo giudiziario dell’inchiesta sui bilanci comunali della Giunta Accorinti si era chiuso definitivamente, all’inizio del gennaio 2023. Ma poco dopo, complice un’altra denuncia del “super creditore” di Palazzo Zanca, l’avvocato Rosario Cucinotta, il gip ha autorizzato la riapertura del caso, con provvedimento del successivo 5 maggio. Sotto i riflettori i documenti contabili approvati dal Comune di Messina relativi al triennio 2014-2016, quando a capo dell’Amministrazione c’era proprio il sindaco Renato Accorinti. L’ipotesi di reato è quindi nuovamente quella di «falso in bilancio», ma su questa ha già messo un punto fermo, il 9 febbraio scorso, il pubblico ministero Antonio Carchietti, che ha chiesto l’archiviazione alla quale si è opposto il giudice Salvatore Pugliese.
Venerdì scorso, a Palazzo Piacentini, si è tenuta una nuova udienza, conclusasi con le discussioni di alcuni dei difensori degli indagati, in tutto 25 oltre all’ex capo dell’Amministrazione.
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