C’è un maxi-schermo, c’è la musica, c’è la presentatrice, ci sono le poltroncine sul palco dell’auditoirum del Palacultura e c’è pure una folta platea di giovani, giovanissimi cittadini. Alunni di diverse scuole medie che, però, al “virtuale” suono della campanella, alle 13 in punto, devono andar via, lasciando che l’Amministrazione comunale concluda da sola il proprio “show” di presentazione di tutto ciò che, negli ultimi anni, è stato realizzato con il Pon Metro. E cioè il Piano operativo nazionale che ha dirottato sulle città metropolitane decine di milioni di euro.
Una mattinata (tarda mattinata, l’inizio fissato a mezzogiorno non ha aiutato a gestire le presenze) in stile americano, che forse avrebbe meritato un’eco diversa, ma i tempi erano contingentati: «L’evento andava organizzato entro venerdì, perché sono obblighi legati al Pon Metro stesso, che prevede che venga comunicato e divulgato ciò che è stato realizzato», spiega il direttore generale Salvo Puccio, che della grande macchina dei fondi Pon ha le chiavi, a capo della squadra di tecnici e amministrativi del Comune che compongono il cosiddetto “Organismo intermedio”, all’interno del dipartimento Politiche europee.
La risposta di Puccio serve anche per sgombrare il campo da facili e maligni equivoci, vista l’imminenza delle elezioni europee.
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