Nonostante l'impegno delle aziende, le segnalazioni dei casi relativi alle lunghe liste d’attesa per prestazioni sanitarie, si moltiplicano. L'ultima viene da un medico di base. Una richiesta di colonscopia urgente, da espletarsi per legge entro le 72 ore, è stata fissata dal “Sovracup” dell'Asp a gennaio del 2025. Un tempo inaccettabile visto che in gioco c'è la vita del paziente. Un tempo non consentito dalle attuali disposizioni che prevedono che l'azienda se non è in grado di ottemperare alle richieste provveda in “intramoenia” e consenta al paziente di effettuare l'esame richiesto da un privato per poi procedere al rimborso.
L'Azienda Papardo, intanto, fornisce gli ultimi dati a sua disposizione. Recuperate in una settimana 400 prestazioni. Dimezzati i casi urgenti. Erano 60 sino a una settimana fa, adesso sono 43. I casi che attendevano in coda a fine 2023 erano 7000. Sono diventati nei primi mesi del 2024: 2913. Oggi ne restano 2065. Vengono effettuate circa 850 prestazioni alla settimana. Gli interventi chirurgi in attesa sono passati da 470 a 150. In due settimane l'Azienda Papardo conta di smaltire l'intero arretrato dei prenotati sino a fine aprile.
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