Messina

Domenica 22 Settembre 2024

Milazzo, il biologo Isgrò: “Sul Vermocane niente allarmismi, è un problema del Mediterraneo”

«Sull’allarme Vermocane non bisogna fare allarmismi. Non è un problema solo di Milazzo ma di tutto il Mediterraneo». Nella città del Capo ormai non si parla d’altro dopo le osservazioni degli studiosi. Ma il biologo Carmelo Isgrò getta acqua sul fuoco. «Capitano infatti sempre più spesso servizi TV e articoli di giornali allarmanti che parlano dell’invasione nelle nostre acque di questo animale, tanto bello e affascinante quanto temuto e pericoloso – dice Isgrò -. Molti pensano che sia una specie aliena, proveniente da altri mari ma non è così, è sempre stato presente nel Mediterraneo ma quello che sta succedendo è che è sempre più facile incontrarlo a causa della sua velocissima espansione. Proprio perché sta colonizzando in maniera massiccia le coste del Mediterraneo, ha importanti ripercussioni sulle dinamiche delle comunità marine. In altre parole, il vermocane è da tempo presente nei nostri mari, ma il numero di individui è cambiato molto nel corso del tempo». E Isgrò sostiene che l’espansione del vermocane sia legata soprattutto al riscaldamento delle acque e quindi al cambiamento climatico. «A causa dell’aumento della temperatura delle acque, specie termofile come il vermocane, troveranno con più probabilità posti nuovi con le condizioni favorevoli alla loro sopravvivenza». Ma a Milazzo c’è chi ha avuto “incontri ravvicinati” con questo verme. Non solo i pescatori che hanno poi lanciato l’appello alla Ogs (Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale) di Panarea e Milazzo affinché si occupassero della questione, ma anche chi è stato punto nel mare di Levante ed ha rischiato la paralisi. Nino Bitto, 78 anni, molto conosciuto per la sua passione per le immersioni, negli anni ’90 ha avuto l’onore di far conoscere i fondali di Milazzo a Folco Quilici, apprezzato documentarista. Sei anni fa, quando questa specie era quasi sconosciuta ai non addetti ai lavori, Bitto si è imbattuto nelle acque sottostanti la Panoramica. «Anche se solo oggi si parla al grande pubblico di questa specie, in realtà popola il mare di Milazzo da tempo – afferma –. Mi sono imbattuto in un vermocane sei anni fa nel mare prospiciente all’ex ristorante Salamone, lungo la Panoramica di levante. Mi trovavo a circa 50 metri di profondità e sono stato attratto dal suo colore rosso, mi sono avvicinato e siccome ve n’erano una serie di esemplari che uscivano dalla sabbia, quasi creando una stella, ho creduto fosse una particolare stella marina. Quando ne ho toccato uno mi ha punto alla mano sinistra. È stato dolorosissimo e sono dovuto ritornare a riva. A quel punto il braccio ha cominciato a formicolare e, dopo mezz’ora, non riuscivo più a muovere le gambe. Grazie al mio amico Donato Calapà ho raggiunto l’ospedale, i medici avevano già bloccato la camera iperbarica temendo l’embolia, per fortuna dopo avere assunto dei farmaci mi sono sentito meglio e l’allarme è rientrato».

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