La pianificazione dei cantieri, la sicurezza, le interferenze sulla viabilità, l’utilizzo dell’acqua durante i lavori. E poi i tempi di attraversamento dello Stretto, con o senza il Ponte. Temi che s’intrecciano e sui quali c’è stata una corrispondenza fitta tra Palazzo Zanca e la società “Stretto di Messina”. Era stato, circa un mese fa, il presidente Nello Pergolizzi, a nome del Consiglio comunale (scatenando, però, le reazioni del gruppo della Lega e di Prima l’Italia, che hanno preso le distanze dall’iniziativa del presidente), a inviare una lettera all’amministratore delegato Pietro Ciucci, e al ministro dei Trasporti Matteo Salvini, evidenziando la necessità di chiarire alcuni aspetti molto rilevanti per la città di Messina. La lettera di Pergolizzi «In primo luogo – scriveva Pergolizzi – assicurare alla cittadinanza messinese che l’intero iter di esecuzione dell’opera non presenti alcun possibile profilo di rischio dal punto di vista della sicurezza tecnica e strutturale e che pertanto, prima di avviare i cantieri, siano completamente assolti i passaggi propedeutici e ulteriori rispetto alle previsioni progettuali che sono stati messi in evidenza dagli organismi competenti, come il Comitato scientifico, la Commissione Via-Vas del ministero dell’Ambiente e, non per ultimo, il Dipartimento regionale della Protezione civile». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina