Assolto. Non è stata raggiunta nel corso del processo la prova certa che la perdita di gasolio del suo camion, sversata sul manto stradale, fu la causa che provocò il terribile tamponamento a catena con tre morti, tra cui l’agente della Polstrada Angelo Spadaro. Un autentico inferno di lamiere contorte sulla A18 all’altezza della galleria “Nuriteddu”, nei pressi di Roccalumera, lungo la costa ionica.
Si è concluso così nella tarda mattinata di ieri il processo davanti alla giudice monocratica Monica Marino per il terribile incidente stradale avvenuto il 15 gennaio del 2019 sull’autostrada A18 che costò la vita all’assistente capo 55enne della Polstrada Angelo Spadaro, originario di S. Teresa di Riva, e ad altre due persone, l’80enne Rosa Biviera, passeggera posteriore su una Fiat Panda travolta da un altro autoarticolato, e il camionista Salvatore Caschetto, che sceso dal suo Tir venne travolto proprio dalla Panda su cui viaggiava la Biviera.
Imputato di quella tragedia stradale che provocò tre morti e con la contestazione anche dell’aggravante del disastro, rischiava fino a 13 anni di reclusione, era l’autista di Tir 38enne Giuseppe Marco Papa, originario di Comiso, che quel maledetto giorno era alla guida di una motrice Iveco Strailis con agganciato il semirimorchio Lambert.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia