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Tari più leggera per le famiglie di Messina, in 1200 chiedono esenzione

La Regione ha promesso un “aiuto” ai Comuni che però potrebbero non poterlo usare: Messina aspetta 5 milioni

Cosa bolle in pentola sulla Tari del 2024? Le novità sono dietro l’angolo perché nelle prossime settimane dovrà essere definito il piano economico finanziario dei costi del servizio e soprattutto le tariffe.
Il Comune ha già preparato il Piano da parecchio tempo, ma poi la proroga dei termini per l’approvazione hanno congelato l’iter. Perché? perché a Palazzo Zanca come in altri municipi della Sicilia orientale ci si augura che dalla Regione possa arrivare la fumata bianca per la concessione di alcuni “rimborsi” sugli extracosti del trasporto fuori Regione, addirittura in Danimarca. Ma i segnali non sono confortanti. Nel senso che Palermo, nonostante la sollecitazione dell’Anci, ha risposto che se ne riparlerà non prima del 15 giugno, due settimane prima della scadenza dell’approvazione del Piano. Troppo poco tempo per poter riformulare tutto, specie se non arrivasse una concreta prova dell’impegno di spesa dalla Regione. L’anno scorso, è stato annullato addirittura un decreto che divideva comune per comune gli importi e quest’anno chi si azzarderà a considerare quei crediti senza averli in cassa? Per Messina “ballano” 5 milioni di euro, una cifra che se inserita nel Pef in approvazione varrebbe oltre l’8% , quindi una riduzione “pesante”.

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