La Corte d’appello di Messina ha assolto per non aver commesso il fatto Carmelo Calanni Rindina, 68 anni, dipendente oggi in quiescenza dell’Area tecnica del Municipio di Tortorici, dall’accusa di omicidio stradale in relazione all’incidente nel quale, nel gennaio del 2018, perse la vita la diciannovenne Chiara Foti Randazzese. In accoglimento del ricorso proposto dal difensore dell’imputato, l’avvocato Alessandro Pruiti Ciarello, è stata dunque riformata la sentenza emessa in Primo grado, nell’aprile del 2023, dal collegio del Tribunale di Patti che aveva disposto la condanna dell’uomo a due anni di reclusione, pena sospesa, oltre al risarcimento del danno alle parti civile costituite. Nei confronti di Calanni Rindina, che rispondeva delle accuse che gli erano state attribuite nella qualità di responsabile del Settore tecnico del Comune di Tortorici nonché delegato per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade urbane, veniva contestata in particolare una grave colpa e negligenza in violazione della normativa in materia di sicurezza, per la mancata predisposizione di adeguate protezioni stradali. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina