Situazione sotto controllo ma da attenzionare continuamente perché c’è in gioco la salute dei cittadini. Questo il commento degli amministratori locali sul report dell’Arpa relativo alle emissioni del 2023 e dei primi mesi del 2024 nel comprensorio industriale di Milazzo. Ancora più cauti gli ambientalisti che auspicano un potenziamento del sistema di monitoraggio individuando anche quelle fonti che ad oggi non risultano censite. E anche la posizione dei sindaci dell’area industriale è diversificata. «L’interesse del territorio è quello di avere il massimo dell’attenzione da parte delle industrie – afferma il sindaco di Milazzo, Pippo Midili–. I dati certamente non rappresentano quanto magari sperato da tutti ma chiaramente riportano un trend positivo che evidenziano un impegno a migliorare sempre di più la qualità dell’aria. Bisogna stare attenti a questo report affinché non vi siano peggioramenti e che vi siano ulteriori accorgimenti per abbattere quei dati che sono fuoriusciti dai parametri». «I valori letti oggi (ieri ndr) sulla “Gazzetta” e messi a disposizione dall’Arpa Sicilia – a parlare è il sindaco di Pace del Mela, Mario La Malfa – ci lasciano al quanto perplessi e un po' preoccupati. Le centraline poste nei comuni di Milazzo, San Filippo, Santa Lucia e Pace del Mela ci danno dati per lo più entro i limiti imposti dalla legge per quanto riguarda il PM 10 (particolato fine) ma nulla ci dice riguardo il PM 2,5 (polveri sottili che sono causa principale di infiammazione delle vie respiratorie)». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina