Via Macello Vecchio, si parte. Le ruspe da domani potranno mettersi in moto per poter avviare la trasformazione di quell’anonima stradina in un luogo finalmente dignitoso e gradevole. All’ombra delle mura di Carlo V (a proposito quando, dopo i cedimenti di 3 anni fa, il ripristino sotto quel telone ormai sdrucito?), a due passi dal Buon Pastore, c’è quello che era poco più di un vicolo ricavato fra un elegante palazzo e una schiera di casette addossate al terrapieno del viale Principe Umberto. Un pezzo di degrado urbano appena sotto la terrazza naturale più bella della città, quella del Cristo Re.
Adesso la via è stata completamente “ripulita”. Quelle casette sono storia e non si vedono più nemmeno se le vai a cercare sul Google Maps. Erano state segnate, come si faceva per segnalare ai monatti dove intervenire durante la peste, con un cerchio ed una croce. Dovevano essere abbattute, il loro destino era segnato. Prima, ovviamente, le famiglie erano state spostate in altre abitazioni, e il loro trasferimento con l’assegnazione allora coordinata dall’agenzia Arisme e dalla prefettura, è stato fra i primi dell’intero, ampio, programma di Risanamento.
Adesso in quella via sconosciuta ai più, ma non ai croceristi che si aggirano in quella zona, partono i lavori di riqualificazione. Da gennaio è il Genio civile ad aver raccolto il testimone da Invitalia come soggetto attuatore delle strategie di Risanamento. L’ufficio di via Saffi, diretto da Santi Trovato, si occuperà in particolar modo di demolizioni e rigenerazioni, anche se in questi primi 5 mesi ha dovuto cominciare soprattutto con il rendere inagibili le baracche man mano che gli occupanti le lasciavano per andare ad abitare nelle case loro assegnate grazie al lavoro che l’ufficio del commissario per l’emergenza Risanamento, guidato da Marcello Scurria.
Adesso, invece, si comincia a far sul serio con la consegna dei lavori per la trasformazione di via Macello... Vecchio in una nuova via. Domattina la ditta incaricata, il Consorzio nazionale cooperative di produzione e lavoro "Ciro Menotti" di Ravenna, con imprese designate in loco Ars Costruzioni di San Filippo del Mela ed Emma Lavori di San Cataldo, prenderà possesso dell’area di cantiere e qualche giorno dopo potrà avviare concretamente i lavori. L'autorizzazione per la consegna dell'area era stata emessa dal sub commissario per il Risanamento il 18 marzo scorso e sarà proprio Marcello Scurria ad aprire le porte del cantiere alle due aziende che materialmente lavoreranno per i prossimi nove mesi.
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