Due condanne da rivedere con un nuovo processo, un’assoluzione che diventa definitiva. È questo il responso della Cassazione per il tentato omicidio di Bisconte del 2019 ai danni di Giuseppe Molonia, ovvero il parente del sedicenne che era seduto sulla porta di casa del congiunto, quella sera, e si beccò le pallottole al posto del ragazzino, il quale qualche ora prima si era “macchiato” dell’aggressione a Rosario Grillo, elemento di spicco della criminalità organizzata cittadina. Alla sbarra per questo fatto, in appello, nel settembre del 2023, c’erano lo stesso Rosario Grillo e Giovanni D’Arrigo, entrambi messinesi, parecchio noti alle forze dell’ordine. Erano accusati di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso, detenzione e porto abusivo di arma. Grillo come mandante e D’Arrigo come esecutore. C’era nel processo tra gli imputati anche Molonia, la vittima, doveva rispondere di favoreggiamento per aver cercato di imbrogliare le carte durante le indagini con le sue dichiarazioni. Ieri la prima sezione penale della Cassazione ha annullato con rinvio le condanne a carico di Grillo e Molonia, ed ha rigettato il ricorso della Procura generale contro l’assoluzione di D’Arrigo. Quindi per Grillo e Molonia si dovrà rifare il processo, mentre per D’Arrigo l’assoluzione diventa definitiva. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina