Mentre era sull’autobus era stato avvicinato da un uomo che l’aveva palpeggiato, spaventato aveva deciso di scendere alla fermata successiva. Il ragazzino che all’epoca aveva 12 anni, si era allontanato ed aveva raccontato tutto ai genitori che si erano subito recati dai carabinieri facendo scattare la denuncia. La vicenda risale al 2022, adesso a conclusione del processo d’appello, l’uomo, un cinquantaseienne messinese, è stato condannato a 4 anni di reclusione. La sentenza è della Corte d’appello presieduta dal giudice Bruno Sagone e composta dalle giudici Adriana Sciglio e Daria Orlando. In primo grado, l’uomo che doveva rispondere di violenza sessuale ai danni di un minore, era stato condannato a 6 anni nel giudizio abbreviato. Nel processo d’appello all’uomo, difeso dall’avvocato Giuseppe Bonavita, è stata riconosciuta la sussistenza dell’attenuante della violenza di minore entità, si è così arrivati ad una condanna inferiore. I giudici hanno comunque confermato le statuizioni civili disposte in primo grado nei confronti della parte civile, i genitori del ragazzino, che sono stati rappresentati dall’avvocato Fortunato Strangi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina