La funivia doveva essere chiusa per motivi di sicurezza, invece è rimasta in esercizio continuando a trasportare i passeggeri. È quanto denunciano i consiglieri di minoranza di Taormina, che sollevano il caso della mancata adozione, da parte dei vertici dell’Azienda servizi municipalizzati, di quanto motivatamente e perentoriamente richiesto dall’Agenzia nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture stradali e autostradali, che il 29 aprile ha disposto la chiusura dell’impianto al pubblico esercizio e l’istituzione di un servizio di trasporto sostitutivo. Il motivo? Non era funzionante il sistema di messa a terra della fune e, in attesa della comunicazione del direttore di esercizio in merito al suo ripristino e al successivo sopralluogo, avrebbero dovuto essere interrotte le corse delle cabine. «L’impianto funiviario è stato chiuso il 5 gennaio per manutenzione ordinaria – scrivono i consiglieri di opposizione Marcello Passalacqua, Nunzio Corvaia, Andrea Carpita, Lucia Gaberscek e Maria Rita Sabato – a quanto pare, viste le diverse comunicazioni inviate dell’Ansfisa, mai completata. Nonostante ciò, è stato riaperto il 29 marzo e dunque appare più che legittimo l’obbligo di denunciare e chiedere conto dell’operato di quanti sono investiti della responsabilità della gestione tecnica, operativa e amministrativa dell’impianto. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina