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Messina, l'atteso restauro della Real Cittadella: maxi scerbatura per i rilievi necessari al progetto

Real Cittadella: se non ci sono più dubbi sul fatto che l’area della fortificazione spagnola della Zona falcata sarà prima bonificata e poi riqualificata a partire dal restauro delle sue architetture, visti i percorsi avviati da enti ed istituzioni, le preoccupazioni non sono ancora fugate in merito ad alcuni passaggi tecnici e pratici, che da tempo slittano e per cui si annuncia un’accelerazione. Da verificare sul campo.
Non è più questione di veleni da censire, visto che il primo dei due progetti di bonifica (quello della zona “FAL 2”, la superficie della fortezza) è pronto per l’appalto integrato dell’Autorità di Sistema portuale, e che i 20 milioni di euro per attuarlo sono stati ampiamente garantiti dal Governo, quanto piuttosto, per il progetto per la Real Cittadella, del blocco di taluni adempimenti preliminari, indispensabili per andare avanti ma fino ad oggi impossibili. Si tratta dell’esecuzione dei rilievi planoaltimetrici e architettonici senza i quali il progetto di restauro e ridisegno urbano dell’area e delle strutture secentesche della Real Cittadella, aggiudicato dalla Soprintendenza ai Beni culturali, non può ancora decollare. Come già raccontato dalla Gazzetta del Sud il 25 marzo scorso i professionisti vincitori della gara per la redazione del progetto non hanno potuto effettuare i rilievi a causa della presenza di tre abusivi, persone senza fissa dimora, in una delle grotte presenti all’interno delle mura spagnole. In verità, dopo il precedente slittamento di tempi causato da ricorsi e contenziosi, quest’ultima sembrava una complicazione meno gravosa, da risolvere celermente a tutela degli stessi “occupanti” grotte di un sito contaminato e quindi dei rilievi dei tecnici delegati dal raggruppamento di progettazione. Purtroppo, a distanza di un mese e mezzo, nonostante un deciso intervento dell’Autorità di Sistema e l’allontanamento di alcune persone, il nodo delle presenze abusive nella superficie della Real Cittadella non sarebbe ancora definitivamente sciolto dallo stesso ente ministeriale.

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