Piattaforma d’attacco: telefoni cellulari e comunissimi sms. Ed ecco lo smishing, evoluzione del phishing, termine che identifica le sempre più frequenti truffe informatiche. E proprio perché il motore del raggiro sono i messaggi di testo si chiama smishing. A mettere in guardia i cittadini, compresi quelli messinesi, sulle malefatte dei cybercriminali adesso è l’Inps. Lo fa con un post su Linkedin, il servizio web di rete sociale impiegato principalmente nello sviluppo di contatti professionali e nella diffusione di contenuti specifici relativi al mercato del lavoro. «Attenzione, falso sms Inps», scrive l’Istituto nazionale per la previdenza sociale, che poi specifica il tenore del messaggio fake. «Inps comunica: gentile utente, verifichi i suoi dati per continuare a percepire i suoi benefici presso Inps, per proseguire https://consultazione-webs.info». Il vero Istituto, infatti, invita a fare attenzione a truffe come quelle appena descritte, a non fornire alcun dato e verificare sempre l’attendibilità della fonte. E a questa frode l’Inps dedica una pagina ad hoc nel proprio portale. «Il meccanismo è analogo a quello del phishing: malintenzionati provano a rubare dati sensibili attraverso l’invio di sms che fingono di provenire dall’Istituto – si legge –. Sono stati segnalati all’Istituto Sms provenienti da un falso mittente Inps in cui l’utente viene invitato a cliccare su un link per identificarsi o aggiornare i propri dati, anagrafici o bancari, per evitare la revoca di benefici acquisiti, oppure per ricevere il pagamento di una prestazione generica o specifica. A tal proposito, è stato segnalato l’invio di alcuni sms malevoli a tema assegno unico». Tra i casi, anche quello di un messaggio che invita a identificarsi tramite un link per non perdere presunti benefici. «Questi link – si specifica ancora – non conducono a pagine dell’Istituto, sebbene utilizzino i loghi e colori dell’Inps, ma a pagine che possono sottrarre con l’inganno i dati inseriti dai malcapitati. In particolare, all’Istituto sono giunte segnalazioni di sms truffaldini che chiedono all’utente di inserire i propri dati anagrafici e caricare il documento di identità fronte retro con un “selfie con documento in mano”».