Messina

Venerdì 22 Novembre 2024

Letojanni, danno patrimoniale e di immagine: condannati due medici assenteisti

La giustizia ordinaria li ha dichiarati colpevoli già da oltre un anno, adesso si è aggiunto il verdetto di quella contabile. La Corte dei conti regionale ha infatti condannato al risarcimento dei danni i medici Antonio Corica e Antonino Ferlito, in servizio al “118” di Letojanni, arrestati nel febbraio 2017 con le accuse di truffa aggravata e falsità ideologica per essersi assentati dal lavoro falsificando il registro delle presenze. Il processo penale si è concluso nel gennaio 2022 con la sentenza della Corte d’appello di Messina, divenuta definitiva un anno dopo perché la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso, con la condanna di entrambi ad un anno e sei mesi di reclusione e la multa di 600 euro ciascuno per il reato di truffa. Chiusa la vicenda penale la Procura regionale della Corte dei conti ha acquisito dall’Azienda sanitaria provinciale i tabulati delle ore di assenza e i prospetti delle retribuzioni indebitamente corrisposte ai due medici e adesso è arrivata la condanna al pagamento complessivo di 94.869 euro all’Asp, inflitta dalla Sezione giurisdizionale della Corte dei conti presieduta dalla giudice Anna Luisa Carra con i magistrati Sergio Vaccarino e Raimondo Nocerino. Corica, difeso dall’avv. Salvatore Silvestro, è stato condannato al pagamento di 19.781 per danno patrimoniale e 39.562 per danno di immagine, mentre Ferlito, difeso dall’avv. Giuseppe Mingiardi, dovrà versare 34.779 euro per danno di immagine. Entrambi sono stati condannati al pagamento di 747 euro di spese di giudizio allo Stato. I giudici hanno accolto quasi interamente le richieste del procuratore generale, che ammontavano a 111.512 euro, ad eccezione di quella per il danno patrimoniale imputato a Ferlito, riconoscendo fondata l’eccezione di prescrizione sollevata dal suo legale, in quanto l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata all’Asp il 15 marzo 2017 e l’invito a dedurre della Corte dei conti risale al 4 aprile 2023, dunque oltre il termine quinquennale di prescrizione. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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