Chi pensa che il prof. Josè Gambino e l’avv. Pippo Terranova abbiano cessato di battagliare per la realizzazione del “Polo scientifico internazionale per la tutela della Biodiversità marina con annesso l’Eco Grande acquario dello Stretto e il Parco blu delle Sirene”, si sbaglia di grosso. Anzi, l’idea progettuale lanciata dal docente di Geografia del nostro Ateneo, e sostenuta con forza dall’ex assessore comunale, sta prendendo sempre più corpo. E, grazie all’impegno del deputato regionale Alessandro De Leo (Sud chiama Nord), l’Eco Grande Acquario è “sbarcato” nei giorni scorsi all’Ars. Gambino e Terranova sono stati sentiti in audizione congiunta dai componenti della III e IV Commissione all’Assemblea regionale siciliana. De Leo ha fatto propria quell’idea progettuale e ha lanciato la proposta, che nelle prossime settimane dovrebbe essere votata dall’Ars, con un atto di indirizzo alla Giunta Schifani, perché la Regione “sposi” l’iniziativa. «Lo Stretto di Messina rappresenta per varie ragioni una dimensione chiave per la rigenerazione e lo sviluppo della città, un luogo iconico e prezioso – ha dichiarato De Leo –, questo progetto potrebbe costituire una straordinaria possibilità di rigenerazione, rilancio e attrattività per la città di Messina». L’ipotesi originaria è quella che prevede la realizzazione del Polo internazionale nel cuore della Zona falcata. Ma ci sono anche altre proposte, come quella di utilizzare la grande area dell’ex Sanderson di Pistunina, anziché farne un Polo fieristico come aveva stabilito la precedente Giunta regionale, guidata da Nello Musumeci. Il prof. Gambino, da parte sua, ha ampliato l’orizzonte, evidenziando la rilevanza, a livello siciliano, di questo progetto, che si propone come «un modello innovativo di armonia tra la “Blue Economy” e la “Blue Ecology”». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina