Messina

Mercoledì 27 Novembre 2024

Messina, a settembre via alla demolizione dell'ex silos: poi l’ I-Hub?

Per la demolizione di tutta quell’area così centrale e strategica ma anche così ”isolata” da essere rifugio e discarica, non occorrerà attendere molto tempo. La spianata che dallo scorso Natale domina l’area ha aperto una breccia nel grigiore di tutto quel cemento. Sono andati giù in pochi mesi i Magazzini generali e l’ex Mercato Ittico. Il grosso però è ancora lì. Sono il silos granai e la casa del portuale e per i quali sono pronti da tempo i fondi. Sono quelli legati alla costruzione dell’Innovation Hub, il grande incubatore digitale chiamato a dare a Messina un ruolo anche nelle nuovissime tecnologie con il coinvolgimento di alcune delle “big industry” del mondo. In attesa che l’ambizioso prenda quota ( da un po’ di tempo non sono stati resi noti passi concreti verso la realizzazione di quella “rete” che dovrebbe garantire il buon esito di un investimento da decine di milioni di euro, allora nato sulla spinta delle chance date dalla Zes), si parla di demolizioni. E ne parlerà, martedì prossimo, in dettaglio la Giunta Basile che potrà rimodulare l’importo originariamente destinato all’abbattimento di quell’enorme volumetria e il cui risparmio potrà essere riutilizzato in altro modo. Si partiva da quasi 8 milioni di euro per abbattere sia il Silos Granai che la Casa del Portuale. Ma alla luce di una revisione dei reali costi (la valutazione è stata fatta anche sulla scorta dell’esperienza di demolizione del 2023 degli altri due vecchi manufatti), la cifra scenderà a poco più di 4,5 milioni di euro. Si tratta di fondi Poc che hanno quindi scadenza più “comode” del Pnrr e meno stringenti del vecchio Pon Metro scaduto a dicembre scorso. Palazzo Zanca ha già un piano di fattibilità tecnico economica della demolizione, sufficiente, in base all’aggiornamento del codice degli appalti, per andare a gara. L’appuntamento con l’appalto potrebbe abbastanza vicino da poter portare alla fine dell’estate all’avvio dei lavori che potrebbero concludersi ai primi dell’anno nuovo. E poi si tornerà a parlare di IHUb.

leggi l'articolo completo