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L'incendio che distrusse due esercizi commerciali a Capo d’Orlando: una condanna e due assoluzioni

La giudice monocratica del Tribunale di Patti Eleonora Vona ha disposto una condanna e due assoluzioni per i fatti accaduti a Capo d’Orlando nella drammatica mattina del 16 giugno 2016, quando, a causa dell’accensione del fuoco in un terreno, si verificò un incendio in due esercizi commerciali, con una temperatura oscillante fra i 35 e i 40 gradi in una delle giornate più torride che si ricordi. I capi di imputazione contestati erano a carico di Gabriele Lucifero, 35 anni, di Naso, difeso dall’avvocato Francesco Pizzuto, e Cono Scaffidi, 67 anni, di Gioiosa Marea, assistito dall’avvocato Antonino Muscarà. Secondo l’accusa i due, in cooperazione, avrebbero determinato l’incendio, colposo per l’accusa e non doloso, nel terreno, poi propagatosi verso i due esercizi commerciali vicini.
Quindi l’accusa di favoreggiamento era a carico di Claudia Vernazza Castromediano di Lymburgh, 76 anni, originaria di Roma, difesa dagli avvocati Tonino Ricciardo e Alberto Gullino. La giudice ha condannato Gabriele Lucifero a 3 anni di reclusione e al risarcimento dei danni da liquidarsi in separata sede alle parti civili costituite in giudizio: si tratta del titolare di un’azienda di ferramenta e Brico e del proprietario dell’immobile, rispettivamente Gianluca Sapienza e Domenico Silvio Passalacqua, rappresentati dall’avvocato Giacomo Portale e poi il titolare della seconda azienda di ceramica, Ezio Marsiglia, rappresentato dall’avvocato Francesco Cacciola. Con Lucifero risponderà del risarcimento del danno anche la donna di 76 anni, chiamata in causa solo quale responsabile civile ma penalmente assolta dal reato di favoreggiamento perché ritenuta non punibile. Entrambi dovranno pagare a titolo di provvisionale rispettivamente 50.000 euro ciascuno al titolare della prima azienda e al proprietario dell’immobile e 10.000 euro al titolare della seconda azienda. Quindi il giudice ha disposto per Cono Scaffidi l’assoluzione per non avere commesso il fatto.

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